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lunedì 21 settembre 2015

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 4parte

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 4parte

Sardee in saor

Pesciolini in sapore o Sardee in saor

Lavare in acqua corrente 1 Kg. di pescheria (meglio sardine), lasciar scolare e friggerr in abbondante olio. Mentre sgocciolano, spolverati con sale, su un foglio di carta assorbente, preparare la salsa "in saor".
Per 1 Kg. di pescheria affettare molto sottili ½ Kg. di cipolle e farle appassire nell'olio. Non appena prendano colore, vale a dire non appena diventino bionde, spruzzarle con aceto di puro vino. Lasciar sobbollire un attimo e sistemare, sul fondo di una terrina, parte del pesce fritto, coprirlo con le cipolle, aggiungere l'altro pesce, coprire con altre cipolle e così via. Versare sopra a tutto il liquido rimasto. Aspettare circa due giorni prima di gustare questo manicaretto.
Secondo una ricetta antica, la salsa "in saor" dovrebbe essere arricchita con qualche pinolo e un po' d'uvetta fatta rinvenire nel vino.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:19
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Peverada

Peverada
Fare un bel trito con filetti d'acciuga (spinata, lavata), fegatini di pollo (o di faraona o di colombo), prezzemolo, scorza di limone, aglio (1 spicchio) e qualche fettina di sopressa (od anche di salame). Mettere in una terrina ed impastare con pane grattugiato. In una casseruola far soffriggere nell'olio d'oliva 1 spicchio d'aglio che, appena dorato verrà eliminato, poi aggiungere l'impasto preparato, salato e pepato. Mescolare col cucchiaio di legno, bagnare con succo di limone ed un tantino di aceto di puro vino. Se piace aggiungere anche una puntina di zenzero, ricordo dei commerci veneziani con l'Oriente.
Se si ha sottomano, si può arricchire il succo di limone con l'aggiunta di succo di melograna, remiscenza medievale.
La peverada può anche essere preparata nel seguente modo: l'aglio può essere accompagnato da una cipolletta affettata, che non va tolta e che viene completata da prezzemolo tritato insieme ad un pizzico di capperi e ad 1-2 peperoncini verdi e piccanti. Questa variante va diluita col sugo di cottura dei volatili arrostiti.
Ancora un'altra variante: alla salsa che si prepara nel solito modo, si può aggiungere 1 rognoncino (privato della sua pellicola) e trifolato con prezzemolo, erba salvia, rosmarino. Se piace anche con l'aggiunta di un trito di scorza d'arancio e di cedro candito altro souvenir orientale.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:18
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Zucca marinata

Zucca marinata
Ad 1 Kg. di zucca gialla si tolgono scorza, semi e si taglia a fettine non troppo sottili. Ben infarinate, le fettine si friggono in abbondante olio e poi, dopo averle lasciate scolare (spolverate di sale) su un foglio di carta assorbente si dispongono a strati in una terrina. Fra uno strato e l'altro mettere rosmarino tritato e, se piace il gusto, anche foglioline di timo. Irrorare il tutto con aceto fatto bollire insieme ad 1 spicchio d'aglio, 2 chiodi di garofano, sale, pepe.
Incoperchiare ed aspettare almeno 16 ore prima di servire questo antipasto vegetale.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:17
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Birra Egizia Al Pane

Birra Egizia Al Pane

Farina Di Orzo Integrale E Biologico - Pasta Di Datteri - Spezie
Nell'antico Egitto, fin dai tempi predinastici (4500 aC), la birra era un importante elemento della nutrizione quotidiana, ma curiosamente era preparata per lo più con il pane. Anzi, visto dal punto di vista del birraio, il pane poteva anche essere considerato una sorta di semilavorato indispensabile per la preparazione della birra. In larghe vasche, i garzoni dei panificatori impastavano con i piedi, sorreggendosi con una pertica, una grande massa di farina di orzo (e anche di farro) con acqua. Con la pasta ottenuta riempivano dei piccoli testi, come i nostri vasetti di terracotta per le piante, alti dai 5 ai 25 cm. Li ammucchiavano a piramide, accendevano il fuoco al di sotto della pila e in tal modo li cuocevano soltanto superficialmente. Facevano attenzione, anzi, che all'interno i pani risultassero ancora crudi, in modo da poter fermentare in seguito. Tolti i pani semicotti dalle fornette, li spezzavano, li ammollavano in acqua contenente pasta di datteri (più economica, certo, del miele) e li lasciavano fermentare nelle vasche. L'impasto era poi filtrato e il liquido ottenuto era travasato in grosse giare chiuse con tappi di terracotta. Questa birra poteva variare per gusto, aromi e gradazione a seconda del cereale, della quantità di zuccheri e delle erbe usate nella macerazione (salviasclarea, cardamomo, rafano, angelica ecc.). Ma certo gli egizi non usavano nè il luppolo nè il caramello di zucchero e quindi la birra egizia doveva avere un sapore, un colore e un aroma totalmente diversi dalle nostre birre moderne. Almeno fino al 1440 aC e oltre (Nuovo Regno) la birra egizia era ancora preparata in questo modo, senza la germinazione preventiva dei chicchi d'orzo in acqua, utilizzando invece le muffe e i fermenti spontanei presenti nell'aria e nella farina



Birra Stout

1800 G Estratto Di Malto - 450 G Malto Nero In Grani - 230 G Malto In Grani - 85 G Luppolo - 1400 G Zucchero Caramellato - 1 Bustina Lievito
Riscaldate 4.5 litri d'acqua in un recipiente adatto, pulito e sterilizzato (per esempio di acciaio, di alluminio o smaltato), quando è calda scioglietevi l'estratto di malto un po' alla volta e mescolate in continuazione. Portate ad ebollizione, aggiungete metà del luppolo e se previsto dalla ricetta anche il malto in grani sbriciolato. Mescolate bene e portate rapidamente in ebollizione, mescolate e fate bollire per 25 minuti. Aggiungete il resto del luppolo, continuate a bollire per altri 5 minuti. Togliete il recipiente dal fuoco e lasciatelo raffreddare per alcuni minuti. . Mettete lo zucchero nel contenitore per la fermentazione ed aggiungeteci il mosto filtrandolo. Versate un po' d'acqua calda nel filtro per ripulirlo e fate sgocciolare. Mescolate il mosto finché lo zucchero non si è completamente sciolto. Riempite d'acqua fino a 23 litri, lasciate raffreddare fino a 24 gradi (importantissimo! aspettate i 24 gradi altrimenti il lievito, che verrà aggiunto in seguito, morirà). Controllate per mezzo di un 'beer hydrometer' se il peso specifico iniziale del mosto corrisponde a quello della ricetta, se necessario aggiungete zucchero. Aggiungete la bustina di lievito ed agitate vigorosamente. Coprite il contenitore con un panno e lasciate riposare il mosto in un posto caldo (20--25 gradi) dai 5 ai 14 giorni (mediamente 7) fino al termine della fermentazione. Dopo 1 giornata si forma in superfice della schiuma che - deve venire rimossa, prima del termine della fermentazione sarà forse necessario rimuovere la schiuma una seconda volta. La fermentazione è terminata quando non salgono più bollicine in superfice o quando il peso specifico finale è quello previsto dalla ricetta. La birra è pronta per essere imbottigliata. Mettete nelle bottiglie sterilizzate da 1/2 litro 1 cucchiaino di zucchero e riempitele fino a 2.5 centimetri dal bordo utilizzando un tubo di gomma. Se il tubo ha anche un sifone è più facile non risucchiare il sedimento. Il sedimento può essere recuperato e conservato in congelatore come lievito per la successiva produzione. Tappate le bottiglie con un tappo a corona per mezzo di una tappatrice e conservatele a 21--25 gradi per 4--7 giorni. Lo zucchero serve a produrre il gas, se ne aggiungete di più la bottiglia esploderà, se ne aggiungete di meno la birra sarà meno gasata. Spostate le bottiglie in un luogo fresco (7-10 gradi) per 5-10 giorni. Questa operazione serve a fare depositare i sedimenti. La birra è pronta ma sarà più buona se lasciata più a lungo in bottiglia, il top viene raggiunto ad un mese dall'imbottigliamento.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:17
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TIRAMISU' DI TUTTI I TIPI

iramisù Al Mascarpone

300 G Biscotti Savoiardi - 500 G Mascarpone - 4 Uova - Rum - 7 Cucchiai Zucchero - 1 Tazza Caffé Ristretto - Cacao Amaro In Polvere
Sbattere bene i tuorli e 5 cucchiai di zucchero; unire mascarpone e 3 cucchiai di rum, quindi gli albumi montati. Mischiare caffé, rum e 2 cucchiai di zucchero; allungare con poca acqua e inzupparvi i biscotti. In uno stampo alternare uno strato di biscotti a uno di crema al mascarpone fino a esaurire gli ingredienti. Mettere in frigorifero per almeno 1 ora. Spolverizzare di cacao.

Tiramisù (2)

2 Uova - 150 G Zucchero - 200 G Mascarpone - 1 Scatola Biscotti Savoiardi - 2 Cucchiai Vino Marsala - Caffé - Cacao In Polvere
Sbattere i tuorli con lo zucchero, unire il mascarpone, il marsala e gli albumi montati a neve. In un recipiente rettangolare fare uno strato di biscotti bagnati nel caffé e uno strato di crema, continuare fino ad esaurimento degli ingredienti, spolverizzare con il cacao e mettere in frigorifero per 2 ore prima di servire.

Tiramisù (3)

2 Uova - 1 Scatola Biscotti Savoiardi - 200 G Mascarpone - Cacao Amaro - 2 Cucchiai Zucchero - 2 Cucchiai Grand Marnier (o Brandy) - Caffé Amaro
Preparare il caffé a cui si aggiungerà il Grand-Marnier o il Brandy. Si separano le uova, mischiando i tuorli con lo zucchero e montando il bianco a neve, quindi, si unirà il mascarpone ai tuorli e, successivamente, il bianco montato mescolando piano. Si prende una teglia in cui si prepareranno degli strati, iniziando con i biscotti imbevuti nel caffé, poi si spalma uno strato di mascarpone, di nuovo i biscotti, nell'ultimo strato col mascarpone si farà una velatura di cacao amaro. Mettere in frigo e servire freddo.

Tiramisù (4)

400 G Biscotti Savoiardi - 250 G Mascarpone - 4 Uova Intere - 4 Cucchiai Zucchero - 6 Tazzine Caffé Amaro - Essenza Di Rum - Cacao Amaro In Polvere
Batti i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema fine, aggiungi il mascarpone rendendo il composto omogeneo e infine gli albumi montati a neve. Aggiungi al caffé un po' di rum. Ora prepara una pirofila e fai degli strati di savoiardi inzuppati al caffé, ricoperti di crema e spolverati di cacao fino a finire gli ingredienti.

Tiramisù (5)

800 G Mascarpone - 8 Uova Freschissime - 1/2 Bicchiere Rum - 200 G Zucchero - Cacao In Polvere - 750 G Biscotti Savoiardi - 100 Cl Caffé
Preparate il caffé, che non deve essere molto forte, e mettetelo in una ciotola a raffreddare. Separate i tuorli dagli albumi e tenete questi ultimi da parte. Lavorate i tuorli con lo zucchero energicamente fino ad ottenere un composto spumoso e poi incorporatevi il mascarpone che deve essere molto fresco. Amalgamate bene e poi versatevi il rum. Intanto montate gli albumi a neve ferma e poi unite anch'essi alla crema di mascarpone. Ora cominciate a bagnare i savoiardi nel caffé e disponeteli in una pirofila, fatene un primo strato e copriteli con la crema. Bagnate altri savoiardi, fate un altro strato e coprite con altra crema continuando fino ad esaurimento degli ingredienti (con questa dose vi occorreranno almeno due pirofile). Sull'ultimo strato di crema spargete una buona quantità di cacao in polvere fino a ricoprire tutto e poi mettete in frigo per 4-5 ore prima di servire.

Tiramisù (6)

4 Uova - 250 G Mascarpone - 1 Formaggio Fiorello - 1 Formaggio Philadelphia - 250 G Panna Da Montare - Caffé - Liquore - Cacao Amaro - Biscotti Savoiardi - 5 Cucchiai Zucchero
Sbattere i tuorli con 3 cucchiai di zucchero, unire il mascarpone, il fiorello, la philadelphia, la panna montata con 2 cucchiai zucchero. Iniziare gli strati con i biscotti bagnati nel caffé con il liquore, poi il composto, un altro strato di biscotti e così via, per ultimo fare uno strato di composto e dare una spolverata di cacao amaro

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:15
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Frittelle per tutti i golosi

Frittelle Dolci

Farina Di Castagne - Uva Passa - Pinoli - Olio D'oliva - Zucchero
Impastare la farina, l'uva passa e i pinoli con acqua in modo che il composto sia abbastanza liquido; versare con un cucchiaino il composto nell'olio bollente, e scolare quando diventano scure; spolverare con zucchero.

Frittelle Dolci (2)

300 G Farina - 4 Mele - 1 Pizzico Sale - 1 Pizzico Bicarbonato - 3 Cucchiai Zucchero - 1 Cucchiaio Zucchero A Velo
Mescolare la farina con il sale, lo zucchero e il bicarbonato. Sbucciare le mele e tagliarle a fettine. Unirle alla pastella e friggere a cucchiaiate nell'olio bollente. Spolverizzare con lo zucchero a velo e servire caldissime.

Frittelle Dolci (3)

150 G Farina Bianca 00 - 70 G Zucchero Semolato - 50 G Farina Gialla - 50 G Uvetta Sultanina - 20 G Pinoli - 2 Uova - Zucchero A Velo - Lievito In Polvere - 1 Limone - 1 Cucchiaio Rum Bianco - 1 Cucchiaio Sherry (o Vino Marsala Secco) - Olio Per Friggere - 1 Pizzico Sale
Sbattete le due uova con lo zucchero semolato, unendo la scorza grattugiata di mezzo limone, una cucchiaiata di Rum e una di Sherry o di Marsala. Unite poi un pizzico di sale, l'uvetta pulita in un telo umido ed i pinoli; incorporatevi la farina gialla e quella bianca setacciate insieme a tre quarti di bustina di lievito. Ponete sul fuoco la padella dei fritti con abbondante olio, o strutto, e quando sarà ben caldo tuffate in esse il composto preparato mettendone un cucchiaino scarso per volta, ottenendo così delle frittelle rotonde e ben gonfie. Appena saranno dorate e leggermente croccanti all'esterno scolatele e fatele 'asciugare' su carta da cucina sistemandole poi sul piatto. Spolverizzate di zucchero al velo fatto scendere da un setaccino e servitele calde, tiepide o fredde.

Frittelle Dolci (4)

100 Cl Latte - 100 G Zucchero - 1 Pizzico Sale - 300 G Riso - 100 G Uvetta Sultanina - 100 G Cocco Grattugiato - 2 Uova - Olio D'oliva - Farina
Portare ad ebollizione il latte con lo zucchero e il sale, unire il riso, l'uvetta, il cocco e cuocere, su fuoco basso e mescolando spesso, finché il latte sarà stato assorbito completamente. Far intiepidire, unire le uova e versare il composto su un piano unto di olio, livellarlo, farlo raffreddare, tagliarlo a losanghe, infarinarle e friggerle in olio bollente. Cospargerle di cocco.


Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:14
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Trote con salsa di mandorle


Trote con salsa di mandorle

Ingredienti



Quattro trote da duecento grammi l'una

Cinquanta grammi di mandorle tostate

Cinquanta grammi di burro

Cinquanta grammi di farina

Due spicchi d'aglio

Un limone

Prezzemolo

Olio per friggere

Sale


Procedimento



"Eliminate le interiora, squamate il pesce, sciacquatelo sotto acqua corrente e asciugatelo. Salate e infarinate le trote e friggetele in abbondante olio; lasciate il pesce fritto da parte e al caldo. Tritate l’aglio, le mandorle e il prezzemolo; mettete il trito nel tegame dove avrete riscaldato il burro e un poco d’olio della frittura, bagnate con il succo di mezzo limone, mescolate bene e fate attenzione a non far dorare il trito. Distribuitelo sui pesci e servite immediatamente."



Consigli



Frittura Quando si frigge, l’olio deve essere sempre ben caldo, molto importante è non far raggiungere il punto di fumo, in modo da non creare delle tossine che possono far male

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