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lunedì 21 settembre 2015

Prima parte-idee Per chi ha soldi da buttare


Dal blog
Idee per chi ha soldi da buttare...


IL MIO FORUM

IL  MIO FORUM IL PENSIERO DEL TEMPO

CHI VOLESSE discutere di questi stessi argomenti e molti altri..in un forum  potete linkare qui.... 



registratevi....

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sabato 6 giugno 2015


CORAL CASTEL....mistero o antigravità, Forse, cela la formula per l'antigravità.


CORAL CASTEL CELA LA FORMULA PER UN ENERGIA SPAVENTOSA.

Riprendo qui una sezione che mi ha molto incuriosito, cercherò e cercheremo di capire cosa siano e cosa si nasconda veramente dietro a questa invenzione o scoperta, cos'è questo codice?

secondo voi potrebbe avere qualche significato quei strani numeri?7129/6105195


se io potessi avere una mappa dettagliata di tutto il sito, cioè il luogo dove è posto questo castelletto, si potrebbe porre un reticolo sulla mappa, e vedere di capire come sono posizionate le linee di forza del campo terrestre in quel sito. sicuramente si troverebbe che la dispossizione di quei massi non è  casuale. 

"The secret to the universe is: 7129 / 6105195"

secret of the universe is 7129 / 6105195



scusate un attimo, ma questa frase secondo voi è corretta?
The secret to the universe is:  

in inglese... del ...non si traduce: of the, perchè ha messo: to the..... sempre che non l'abbiate trascritta male, questa frase mi ha fatto molto pensare:

"tutta la materia consiste di magneti individuali, ed è il movimento di questi magneti nella materia attraverso lo spazio che produce fenomeni quantificabili come il magnetismo e l'elettricità". 


No-no! la trascrizione è corretta:
THE SECRETE TO THE UNIVERSE IS: 7129/6105195 

significa : 

il segreto all'universo è: 7129/6105195

sulla base della frase detta da 
Edward Leedskalnin, mi sovviene che tutte le particelle del cosmo posseggono una carica e quindi hanno un loro campo magnetico, si sà, ogni atomo o sub-particelle sono un minuscolo magnete, che può produrre variazioni nello spazio e nel tempo, anche fenomeni elettrici e/o emisisoni sonore e trasfomazioni....

Vi svelo qualcosa di interessante:

Avevo già parlato tempo addietro di questo discorso, ma non volli in quel momento approfondire, il codice qui riportato:(THE SECRETE TO THE UNIVERSE IS: 7129/6105195), oltretutto la interpretazione del termine To  THE = al; non è Off the = del; Non è poi così misterioso come molti pensano. 

Intanto sia la parte letterale che numerica è una formula fisica-matematica un equazione dove i due punti stanno per un = , mentre la / indica una divisione o meglio il segno di frazione. Come tradurre, dovete tener presente, che il nostro amico Edward Leedskalnin, è un russo, come tutti gli scienziati, i simboli fisici e matematici sono scritti in greco, allora la decifrazione per me è stata molto semplice, sono riuscito a capire il significato della prima parte, ma non vi dirò quale delle due è la numerica o la letterale....Ho capito, cosa serve e quali pericoli può determinare, nel mondo di oggi, credo che anche il costruttore di coral castel lo sapesse, altrimenti non avrebbe fatto di tutto per rimanere nascosto e distruggere il tutto, una volta terminato il suo lavoro, capì secondo me che tale marchingegno era molto pericoloso per la stessa umanità, credo che tale conferma gli sia stata data dagli stessi americani che erano interessati alla cosa dal punto di vista militare, un tipo pacifico non poteva permettere che il mondo fosse stravolto da una cosa del genere, credo anche che chi riuscirà a costruire la macchina, si potrà considerare il padrone del mondo, e non per scherzo.

Voglio porre una domanda folle, per certa scienza ufficiale;

e se le formule sulla relatività di Ein. non fossero complete o del tutto correte? 

Quale certezza abbiamo che egli abbia veramente stabilito la regola giusta? 


E. stabilì che le particelle di luce non potessero procedere più delle velocità di 300.000 Km/s, ma sappiamo che in realtà esistono particelle che si chiamano tachioni [che in questa formula sono presenti (THE SECRETE TO THE UNIVERSE IS: 7129/6105195),  meglio dire sono una delle risultanti della formula stessa,] che procedono ad una velocità molto maggiore di quella della luce, possiamo definire superlux. Allora E. definisce un principio non esatto, e ciò dovrebbe far capire che le sue formule potrebbero non essere del tutto esatte o mancare di una parte. Non potrebbe darsi che invece questo signore sconosciuto abbia scoperto la vera formula.....quella esatta, applicabile?
Non crediate che la scienza abbia scoperto tutto, non è vero, la scienza ha scoperto qualcosa, ma non tutto, fatte attenzione che spesso per far parlare la gente si dice che si sa già tutto, non è possibile, se si sapesse tutto, le applicazioni si sarebbero già realizzate, ma in realtà non ci sono ancora, come mai?, non venite a dirmi che l'uomo rimarrebbe scioccato se vedesse, cose strane, ma và, nessuno si spaventa più, ci si aspetta di vedere cose sempre più fantasiose ed avveniristiche chi pensate si possa spaventare....

Dico solo questo, la scienza procede in una direzione errata, per quel che riguarda certe cose, ha la brutta mania di saper sempre tutto, quando non si è umili e si vuol conoscere senza far fatica,  ed ottenere un sapere personale ecco che il sapere non conta più, contano solo gli interessi personali, i soldoni, anche a scapito dei testoni che ci mettono anni per ottenere qualcosa di sensazionale. La scienza è troppo indotta a guardare da un solo lato, senza cercare 360°.
THE SECRETE TO THE UNIVERSE IS: 7129/6105195) non ho alcuna intenzione di rivelarvi la formula che si cela dietro a questa frase, ritento estremamente pericolosa la sua applicazione … e non vale divenire importanti o essere ricchi per favorire la distruzione del pianeta nelle mani di pazzi ….

Però dato che nel mio forum ho rivelato che 6105195=Tachioni..... ma non vi dico ne la chiave di decriptazione ne il resto della formula....divertitevi sempre che ci riusciate.... o seri dubbi!!! 

Se io ci sono arrivato perché voi non potete arrivarci?

A meno che io non disponga di una conoscenza superiore della vostra, e questo potrebbe anche essere.

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Articolo di : Aldo Gagliano
Per chi ama la matematica-fisica:

La Relatività di Einstein descrive fondamentalmente la forza della gravità intesa non come forza ma come una deformazione dello spazio e del tempo (curvatura) causata dalla massa dei corpi materiali e dall’energia delle onde come la luce.

La relatività fornisce delle equazioni matematiche che danno la curvatura spazio-tempo una volta nota la densità della massa e dell’energia. Risolvendo tali equazioni per l’intero universo si è in grado di conoscere l’evoluzione dello stesso. Nonostante la grande difficoltà nella risoluzione di tali equazioni, ciò è stato fatto (semplificando lievemente il problema) ottenendo così modelli relativistici dell’universo.

ll postulato fondamentale della teoria della relatività, era che le leggi della scienza dovrebbero valere per tutti gli osservatori liberamente in movimento, quale che fosse la loro velocità. Questa idea fu una vera rivoluzione! La conseguenza forse più notevole di questa teoria è dettata dall’equivalenza di massa ed energia compendiata nella famosa equazione 

E=mc2

dove E è l’energia, m la massa e c2 è la velocità della luce al quadrato. Questa equazione stabilisce che nulla può muoversi ad una velocità superiore a quella della luce. Vediamo il perché:

A causa dell’equivalenza tra energia e massa, l’energia che un oggetto ha in conseguenza del suo movimento andrà a sommarsi alla sua massa. Questo fatto renderà più difficile aumentarne la velocità. Ciò peraltro diventa significativo solo per oggetti che si muovono a velocità prossima a quella della luce. Per esempio, ad una velocità pari al 10% di quella della luce un oggetto aumenta la sua massa solo dello 0,5% mentre al 90% della velocità della luce la massa dell’oggetto aumenta del 200%. All’approssimarsi di un oggetto alla velocità della luce, la sua massa aumenta sempre più rapidamente, così che per accrescere la sua velocità si richiederà una quantità di energia sempre maggiore. Nessun oggetto potrà mai essere in effetti accelerato sino alla velocità della luce perché a quella velocità la massa diventerebbe infinita e quindi, per l’equivalenza tra massa ed energia, per fare raggiungere tale velocità si richiederebbe una quantità di energia infinita. Pertanto nulla può viaggiare a velocità uguale a quella della luce; soltanto la luce o altre onde che non hanno una massa intrinseca, possono muoversi a tale velocità limite.

La velocità della luce come costante

La formula relativistica per la composizione delle velocità è tale che la risultante di due velocità è sempre minore della loro somma. In particolare, se una delle due velocità da sommare è la velocità della luce, la velocità risultante sarà sempre uguale alla velocità della luce. Facciamo ora un caso limite: immaginiamo di lanciare da un’auto in corsa un sasso con una velocità pari a quella della luce. Essendo sempre V la velocità della macchina, avremo:

Il calcolo ci dà come risultato la velocità della luce.

Il postulato di Einstein, secondo cui la velocità della luce nel vuoto non cambia con la velocità della sorgente, era ispirato dalla presenza della costante c, indipendente dal sistema di riferimento adottato, nelle equazioni dell'elettromagnetismo di Maxwell.

Il postulato, oltre ad essere giustificabile dalla coerenza stessa della teoria di Einstein, ha ricevuto nel tempo moltissime conferme sperimentali. Un esempio lo possiamo trarre dall’osservazione astronomica delle stelle binarie.

Nei sistemi binari in cui una stella più piccola ruota rapidamente intorno a una stella più grande, l'immagine della stella piccola appare infatti nitida, al telescopio, durante tutte le fasi dell'orbita, sia quando la stella si sta allontanando da noi, sia quando si sta avvicinando.

Se la velocità della luce emessa variasse con la velocità della stella relativa a noi, riceveremmo in ogni dato istante segnali luminosi emessi dalla stella durante fasi diverse della sua orbita, e dovremmo invece osservare un immagine diffusa e indistinta.

All’equazione di Einstein E=mc2 possiamo attribuire un significato del tutto generale, quale:

"fra massa ed energia non c’è differenza sostanziale: l'energia possiede massa e la massa rappresenta energia". Notiamo inoltre che l'equazione presenta un aspetto molto importante anche in termini quantitativi. Il coefficiente c2, infatti, ci dà informazioni precise circa il rapporto di equivalenza. Il fatto che questo coefficiente sia un numero molto grande -il quadrato della velocità della luce- implica come conseguenza che a piccole quantità di materia equivalgono grandi quantità di energia e, viceversa, solo a notevoli quantità di energia corrispondono apprezzabili quantità di materia. Per chiarire il concetto, Einstein paragona il rapporto di scambio tra materia ed energia a quello tra una moneta di altissimo valore (la massa) e una moneta molto deprezzata (l'energia). Qualche esempio concreto riesce meglio a dare una idea di tale rapporto.

Se mediante un qualche processo fisico, un grammo di una qualunque sostanza potesse trasformarsi interamente in energia, l'energia ottenuta potrebbe essere sufficiente per far evaporare 30.000 tonnellate di acqua. Nella trasformazione inversa, l'energia luminosa emessa da una lampada di 100 watt in un'ora darebbe - trasformata in materia - la massa di 42*10-10 grammi, cioè una frazione di grammo avente per denominatore 1 seguito da dieci zeri.

Facciamo un esempio pratico di come l’energia rappresenti una certa quantità di massa. Consideriamo una lunga scatola appoggiata su una tavola liscia e orizzontale. Se nessuno spinge la scatola, il suo centro di massa, se inizialmente fermo, rimarrà fermo, qualsiasi cosa possa accadere all'interno della scatola. Ma ciò non significa necessariamente che la scatola stessa rimanga ferma: se all'interno della scatola vi sono delle masse che si muovono, la posizione del centro di massa della scatola può cambiare e quindi, rimanendo fermo il centro di massa, la scatola si muoverà.
Supponiamo ora che all'interno della scatola, a un capo di essa, vi siano una pallina e una robusta molla tenuta compressa da un meccanismo a orologeria. Quando, a un certo istante, il meccanismo scatta e la molla si distende, la pallina viene spinta lungo la scatola. Se l'altro capo della scatola è ricoperto con una sostanza adesiva, tale da trattenere la veloce pallina quando questa lo colpisce, che accade alla scatola?

In questo esperimento la situazione è simile a quella di un fucile che spara: si ha un rinculo, e la scatola comincia a muoversi in direzione opposta alla pallina. Il centro di massa dell'intero sistema (scatola e pallina) si muove rispetto alla scatola, rimanendo fisso nello spazio, per cui la scatola si muove in direzione opposta a quella della pallina. Questo moto continua finché la pallina urta la parte adesiva, cioè finché l'urto non ferma la scatola. Un osservatore esterno vede la scatola, inizialmente ferma, cominciare a un tratto a muoversi, e fermarsi poi in modo ugualmente improvviso, in una posizione differente da quella iniziale. Se questo osservatore conosce la legge della conservazione della quantità di moto, terrà conto del fatto che il centro di massa dell'intero sistema (scatola più contenuto), essendo inizialmente fermo, deve rimanere sempre nella stessa posizione, poiché al sistema non era applicata alcuna forza esterna; egli dedurrà perciò che lo spostamento della scatola deve essere stato provocato da uno spostamento di una massa all'interno della scatola (la pallina). Se sapesse quanto è stato lungo il percorso della pallina e quanto vale la massa della scatola (includendo molla e meccanismo), egli potrebbe dedurre dallo spostamento della scatola la massa della pallina. Questo esempio costituisce una applicazione diretta della dinamica newtoniana, e Newton stesso l'avrebbe potuto realizzare. Ciò che di nuovo ci fa capire Einstein, è quello che succede quando sostituiamo alla pallina del nostro esempio un lampo di luce. La proprietà importante della luce, necessaria alla dimostrazione di Einstein, è che essa esercita una pressione. La luce, incidendo su una superficie nera (su cui viene assorbita) dà ad essa una spinta; se incide su uno specchio (da cui viene riflessa) dà ad esso una spinta doppia. Per qualsiasi intensità di luce realizzabile in pratica questa pressione è molto piccola; tuttavia l'esistenza della pressione segue direttamente dalla teoria della luce di Maxwell (che è venuta quarant'anni prima della relatività) e può essere mostrata, se lo si fa con abbastanza accuratezza. L'apparecchio costituito da una piccola ruota a pale fatta ruotare dalla luce è uno degli strumenti preferiti dai musei delle scienze, e a volte gli ottici ne espongono uno in vetrina.

Supponiamo ora di avere la stessa scatola di prima, ma in cui il meccanismo a orologeria chiude un contatto che connette una batteria a una lampadina, la quale emette un breve e intenso lampo di luce. Tutte le pareti sono lucide e riflettono la luce, eccetto quella che si trova dalla parte opposta della lampadina, che invece è nera.

Quando si chiude il circuito la lampadina emette luce in tutte le direzioni. Se la lampadina è vicina a un estremo della scatola, metà della luce rimbalza immediatamente su questa parete ed esercita una pressione su di essa, che mette in moto la scatola; quando la luce un pò più tardi urta la parete nera (poiché la luce impiega un certo tempo anche per percorrere una scatola) tutta la luce ora esercita una pressione che ferma la scatola. Per l'osservatore esterno la situazione in linea di principio è perciò identica a quella della pallina: la scatola, inizialmente ferma, a un tratto comincia a muoversi fermandosi poi in una posizione diversa da quella iniziale. L'osservatore deve perciò dedurre che è stata trasferita una certa massa dall'estremo in cui si trova la lampadina a quello in cui è la parete nera, e può calcolare la quantità di massa dallo spostamento della scatola. La teoria della luce di Maxwell mostra che la pressione della luce su una superficie nera è uguale all'intensità divisa per la velocità della luce: combinando questa relazione con il tempo impiegato dalla luce e con la durata del lampo, Einstein trovò che la massa trasferita è uguale all'energia del lampo di luce divisa per il quadrato della velocità della luce.

E’ fuor di dubbio che è stata trasferita dell'energia dall'estremo in cui è la lampadina (dove l'energia inizialmente era immagazzinata nella batteria) alla parete nera, che è stata riscaldata dalla luce assorbita. L'esperimento ideale di Einstein mostra che questo trasferimento dell'energia E è accompagnato da un trasferimento della massa m, queste due quantità essendo legate dalla E = mc2 Quindi l'energia della luce, proprio come l'energia di moto, ha una massa. Inoltre, partendo dalle nostre conoscenze, possiamo dedurre, come prima, che tutta l'energia deve avere una massa, ricavabile da questa relazione.

Per venire ora all'altro problema, cioè se anche la massa a riposo rappresenti dell'energia, dobbiamo tornare alla fisica nucleare. Tutti i nuclei sono composti da protoni e neutroni; la massa di un nucleo composto è minore (all'incirca dell'1 %) della somma delle masse dei protoni e neutroni di cui è fatto; questa differenza si spiega con l'energia liberata (e sfuggita in forma di radiazione) quando i protoni e i neutroni si uniscono e formano il nucleo composto. Ciò sta alla base della produzione di energia nucleare (bombe atomiche, centrali elettronucleari), e prova la completa equivalenza di massa ed energia. Quindi la teoria di Einstein non soltanto ha unificato l'ottica e la dinamica, non soltanto ha chiarito il significato del tempo e dello spazio, ma ha anche unificato i concetti di massa ed energia.

Posto che abbiamo chiarito il concetto di equivalenza tra massa ed energia, torniamo ora al principio che la velocità della luce c è un limite definito.

Analizzando le leggi della fisica classica si nota che esse non impongono nessuna limitazione all'intensità del vettore velocità di un corpo.

Possiamo così ipotizzare, ad esempio, l'esistenza di un'onda che viaggi a velocità v infinita.


Tale onda sarebbe quindi in grado di attraversare tutte le parti del nostro universo in un tempo nullo. Risulta evidente (e quasi logico) che tale realtà non è attualmente realistica ed inoltre nessun esperimento ha mai confermato tale ipotesi.


Analizziamo adesso le equazioni di Lorentz.

In esse è presente il fattore relativistico


Esso impone che il vettore velocità v abbia una intensità non maggiore di c poiché se così fosse rappresenterebbe la radice di un numero negativo e questa cosa non è algebricamente accettabile poiché non si definiscono, come l'algebra insegna, radici di numeri negativi.

La velocità limite per il moto di qualunque oggetto naturale è dunque c. 

Parliamo ora di Tempo in relazione alla Relatività.


Per farlo, schematizziamo le idee derivate dalla Relatività speciale
La velocità della luce non dipende dalla direzione di propagazione, ma ha lo stesso valore in tutte le direzioni (circa 300.000 Km/s). Questo risultato permette di sincronizzare gli orologi atomici nel mondo. 
Le leggi fisiche assumono la stessa forma in tutti i sistemi di riferimento inerziale. Con questo principio fu possibile eliminare l'idea non corretta dell'esistenza di un sistema di riferimento ideale (come l'etere). Ne deriva il principio della costanza della velocità della luce: 
La velocità della luce nel vuoto ha, in ogni sistema di riferimento inerziale, lo stesso valore. 
Da questi principi ne consegue che il tempo non è assoluto, cioè, non esiste un sistema di riferimento inerziale nel quale il tempo sia assoluto. 
Il tempo è relativo al sistema di riferimento. 
Dilatazione del tempo: un orologio in moto rispetto ad altri orologi sincronizzati, fermi in un sistema inerziale, appare più lento degli altri; l'orologio in movimento "ritarda" secondo questa equazione: 

t=t0(1 - (v/c)2)1/2

dove v è la velocità relativa dell'oggetto rispetto agli orologi fermi e c è la velocità della luce. 
Da tutto ciò consegue che la velocità della luce è la velocità limite che nessun corpo può superare. Se il ritardo del nostro orologio cresce con la velocità, vediamo che quando l'orologio raggiunge la velocità limite, il tempo verrebbe ritardato fino a fermarsi, e oltre questa velocità, avremmo dalla formula del tempo un risultato negativo e immaginario. Non avendo molto significato fisico un tempo immaginario, ne deduciamo che la velocità limite non può essere superata (attualmente esiste la possibilità di dare un significato al tempo immaginario ma vi sono ancora troppi problemi). 

Ora poniamoci la domanda: possiamo raggiungere la velocità limite accelerando un corpo? 
Supponiamo che un'astronave venga costantemente accelerata, prima o poi raggiungerebbe la velocità della luce se non fosse che per non entrare in contraddizione con i risultati della Relatività speciale occorre che la resistenza dell'astronave diventi sempre più grande all'aumentare della velocità, quindi la massa deve aumentare con la velocità. 
E finalmente arriviamo alla famosa formula: 

E=mc2

che pone una relazione tra l'energia e la massa. 
Tutto ha un prezzo da pagare, e accelerare un corpo fino alla velocità limite costa energia infinita, in quanto la massa del corpo accelerato aumenta proporzionalmente con la velocità fino a divergere, e per poter compiere un lavoro su una massa infinita è necessario utilizzare un'energia infinita . 

La relatività speciale NON permette "viaggi temporali", almeno non del tipo di quelli immaginati nella letteratura fantascientifica. 
Riassumiamo: 
La velocità ha un significato solo relativamente a un osservatore non essendoci una quiete assoluta rispetto cui misurare un moto assoluto. Nello stesso modo, non esiste né uno spazio assoluto né un tempo assoluto, perché entrambi dipendono dalla velocità e pertanto hanno significato solo in relazione all'osservatore.


VIAGGIARE NEL TEMPO ALLA VELOCITÀ' DELLA LUCE

Viaggiare alla velocità della luce, cosa succede viaggiando alla vertiginosa velocità di 300000 Km/s? Come si comporta il tempo viaggiando a questa velocità?


Viaggiando alla velocità della luce succedono delle cose molto strane, cavalcando un fotone di luce, accade che il tempo si ferma; una possibile astronave che potesse viaggiare alla velocità della luce aumenterebbe la sua massa all'infinito dando luogo poi alla famosa equivalenza tra massa e energia di Einstein E = mc^2, ma se fosse possibile sfruttare questa velocità senza incappare nell'equivalenza massa-energia gli astronauti potrebbero rimanere giovani per l'eternità.

Si potrebbe fare un esempio utilizzando il paradosso dei due gemelli; ci sono due gemelli con entrambe la stessa età di 25 anni il gemello A decide di partire per un viaggio nello spazio della durata di 25 anni terrestri mentre l'altro gemello B rimane sulla Terra a svolgere la sua vita; considerando che l'astronave viaggia a circa il 50% della velocità della luce. Al ritorno il gemello astronauta A troverà suo fratello B invecchiato di 25 anni rispetto a quando era partito per il suo viaggio, al contrario il gemello B vedrà A molto più giovane di lui con un età che li separa di 15 anni. Da questo esempio si può notare che viaggiando a velocità prossime a quella della luce il tempo di bordo di un astronauta tende a rallentare in modo proporzionale alla velocità fino a fermarsi quando si raggiunge la velocità della luce.

Viaggiando alla velocità della luce, si può anche viaggiare nel tempo, infatti quando di notte ci capita di guardare le stelle, noi non osserviamo solo soli lontanissimi miliardi di chilometri ma osserviamo questi soli come erano qualche anno o centinaia d'anni fa, per esempio se noi guardassimo la stella più vicina a noi, dopo il Sole, Proxima Centauri che dista da noi 4.3 anni-luce (40000 miliardi di chilometri), noi la vedremmo come era 4.3 anni fa se per assurdo questa stella fosse scomparsa in questo momento mentre stai leggendo queste righe, ce ne accorgeremmo solo tra altri 4.3 anni della sua scomparsa questo perché la luce viaggia a una velocità si elevatissima ma finita, cosicché l'ultima informazione che ci arriverà da Proxima Centauri ci impiegherà 4 anni circa per percorrere la distanza di 40000 miliardi di chilometri che la separa da noi.

Facciamo ora un altro esempio per capire cosa significa viaggiare nello spazio alla velocità della luce e quale correlazione questa ha con il tempo.

Ammettiamo che da una stella a noi vicina diciamo da..., ma si prendiamo ancora come riferimento la stella Proxima Centauri ci sia una civiltà aliena che ci osserva con potentissimi telescopi capaci addirittura di osservare la superficie della Terra e la sua civiltà, e che decida di mandare sulla Terra un astronave con abbordo un'astronauta per studiare più da vicino la nostra civiltà. Ammettiamo pure che l'astronave possa viaggiare alla velocità della luce, ora per percorrere la distanza che separa il suo pianeta dalla Terra, ci vogliono quattro anni terrestri, quando l'osservatore alieno giunge sulla Terra vedrà e gli sembrerà di stare sulla Terra del presente rispetto a lui, ma rispetto a noi l'extraterrestre atterrerà su una Terra del passato, cioè noi ci troveremo rispetto all'alieno avanti nel futuro di quattro anni. Spiegando in breve ciò che accade all'alieno e a noi è questo, gli abitanti di Proxima Centauri quando ci osservano con i loro telescopi vedono il nostro pianeta come si presentava quattro anni fa rispetto a oggi, quando l'astronauta atterra sulla Terra dopo aver percorso la distanza di quattro anni luce vede noi come siamo oggi cioè prima che lui partisse, mentre noi ci siamo spostati nel tempo di quattro anni, comunque il disegno rende più facile ciò che è stato detto qui. Si potrebbe allora pensare che l'orbita della Terra e di qualsiasi pianeta del sistema solare lascia si piena di terre del passato che potrebbero essere visitate da vari visitatori alieni il tempo nel quale sbarcheranno dipende solo dalla distanza che li separa da noi, sempre che le loro astronavi possano viaggiare alla velocità della luce, nel caso contrario ciò non si verifica.

A prima vista la teoria speciale della relatività proibisce i viaggi più veloci della luce (FTL, dall'inglese Faster Than Light). Se si parte da una velocità inferiore a questo limite e si accelera, il tempo rallenta progressivamente fino a che, alla velocità della luce stessa, si ferma completamente.

Non si può accelerare ulteriormente perché la velocità della luce è una barriera insormontabile: il tempo è come se qui cessasse di esistere. Ma secondo le equazioni, appena oltre questa barriera, c'è lo strano mondo degli orologi a rovescio.

Laggiù, se ci si muove a una velocità appena superiore a quella della luce, il tempo scorre molto lentamente all'indietro. In questo c'è una certa logica: dopotutto, se il tempo rallenta avvicinandosi a c e si arresta quando si raggiunge questa velocità, allora, oltre di essa, dovrà scorrere all'indietro (più "lentamente" dell'immobilità, ovvero nella direzione temporale negativa). Nel mondo tachionico più veloci si viaggia, più il tempo va indietro rapidamente; inoltre maggiore è l'energia cinetica posseduta da una particella, minore è la sua velocità (ciò significa che, quando a una particella si aggiunge energia, essa si avvicina sempre più alla barriera della velocità della luce, da qualunque lato si trovi). Così il tachione, man mano che perde energia, va sempre più veloce, muovendosi sempre più rapidamente indietro nel tempo.

La supposta esistenza di tali tachioni è un'altra dimostrazione della simmetria 
positivo - negativo implicita in molte equazioni della fisica, proprio come la simmetria che garantisce l'esistenza delle antiparticelle. Nessuno prese seriamente l'idea delle antiparticelle quando fu proposta per la prima volta, liquidando la simmetria delle equazioni come un gioco matematico. Oggi l'antimateria è però riconosciuta ufficialmente dai fisici e viene normalmente prodotta in acceleratori di particelle come quello del CERN. Ma il tachione non è l'antiparticella di alcuna particella conosciuta; esso, se esiste, è un fenomeno totalmente nuovo.



La radiazione Cerenkov è un’onda d’urto nel campo elettromagnetico; un esempio ben noto di onda d’urto meccanica è quella generata dagli aerei supersonici: il cono dell’onda d’urto che si propaga e' chiaramente visibile

Come si potrebbe rilevare il tachione? Il luogo migliore dove cercare è negli sciami dei raggi cosmici, particelle provenienti dallo spazio che urtano frequentemente lo strato superiore dell'atmosfera terrestre. Quando una particella energetica di un raggio cosmico collide con una particella atomica ordinaria della fascia più alta dell'atmosfera, produce una cascata di particelle secondarie che possono venire rivelate a terra (i positroni furono scoperti proprio in questo modo). Se alcune delle particelle così create fossero tachioni, esse dovrebbero viaggiare indietro nel tempo e raggiungere i rivelatori di terra non solo prima della maggior parte delle particelle dello sciame, ma anche prima che la radiazione cosmica originaria (primaria) colpisca lo strato superiore dell'atmosfera.

I tachioni, se vengono caricati elettricamente, possono essere rilevati in altro modo. Il limite della velocità della luce di Einstein si riferisce, per essere precisi, alla velocità della luce nel vuoto. E' questa la famosa costante c: a nessuna particella che viaggia più lentamente di c può essere fornita un'energia tale da superare il limite della velocità della luce nel vuoto. Ma la luce stessa viaggia più lentamente di c quando attraversa un materiale trasparente, come un foglio di vetro od un serbatoio d'acqua. Dunque particelle "ordinarie" possono muoversi più velocemente della luce nell'acqua senza superare il limite c. Quando una particella carica, come 
un elettrone, supera c, essa irradia luce. Così come un oggetto che si muove velocemente, rompendo la barriera del suono, provoca un bang sonico, similmente una particella carica che rompe la barriera della luce produce una sorta di bang "ottico". L'effetto venne scoperto nel 1934 da un fisico sovietico, Pavel Cherenkov, ed è noto in suo onore come "radiazione di Cherenkov". Un tachione elettricamente

carico che viaggia più velocemente della luce persino nel vuoto dovrebbe emettere la radiazione di Cherenkov, purché abbia disponibilità di energia.


La macchina del tempo


L'uomo che vide il nostro Universo come una sorta di macchina del tempo, il matematico Kurt Goedel, fece molte scoperte sconcertanti; egli dimostrò, in sostanza, che l'aritmetica è incompleta. Infatti, se si costruisce un qualsiasi sistema di regole, creando un aritmetica elementare (semplice addizione, sottrazione, ecc.), ci sono proporzioni aritmetiche che non possono venire ne provate ne contraddette usando le regole del sistema stesso (teorema di incompletezza di Godel).
Il più interessante di questi risultati emerse nel 1949: Goedel ebbe l'idea che, se l'Universo ruota, la tendenza naturale della gravità è comprimerlo e a farlo collassare viene contrastata dalla forza centrifuga. E come l'Universo ordinario non ha un centro determinato di espansione, così il modello di Goedel non ha un centro determinato di rotazione. Nell'universo ogni osservatore, qualunque sia la sua posizione, crede di essere al centro dell'espansione uniforme cosmica; allo stesso modo, nell'universo di Godel, ogni osservatore, qualunque sia la sua posizione, crederà di essere nel centro di rotazione. Ma le conseguenze di questa teoria non finiscono qui: quando un corpo massivo ruota, trascina attorno a sé lo spazio-tempo. Questo fenomeno è molto potente nell'ergosfera (zona che circonda un buco nero in rotazione): ecco perché i bizzarri processi che li si verificano ci permettono, teoricamente, di estrarre energia dai buchi neri. In verità l'effetto si manifesta per qualunque massa in rotazione, indipendentemente dalle sue dimensioni; ma il trascinamento dello spazio-tempo non è un fenomeno evidente fino a quando il corpo in rotazione non sia sufficientemente massivo. Tuttavia è possibile che questo effetto sia abbastanza ampio da poter essere misurato anche per la Terra. Se avvenisse questo trascinamento dello spazio-tempo come previsto dalla relatività generale di Einstein, esso si manifesterebbe influenzando la rotazione dei giroscopi in prossimità del nostro pianeta. Il loro asse di rotazione cambierebbe leggermente direzione, poichè, a causa della rotazione terrestre, si verificherebbe un moto di precessione. L'effetto è piccolissimo; ma per due decenni i ricercatori della Stanford University hanno lavorato su un progetto per la sua misura. Il loro programma era di fabbricare giroscopi perfettamente bilanciati, fatti con sfere di metallo uniforme per ruotare in assenza di peso, che sono stati lanciati prima della fine del secolo a bordo dello Space Shuttle. Lassù un insieme di apparecchiature sorveglierà i giroscopi senza peso per vedere se hanno effettivamente un moto di precessione dovuto all'effetto di trascinamento della rotazione terrestre sullo spazio-tempo contiguo.

E' davvero difficile misurare un simile effetto per una massa in rotazione così piccola come quella di un pianeta. Ma se tutto l'Universo stesse ruotando, effetti simili dovrebbero manifestarsi in modo molto evidente. Il modo migliore per rendersi conto di che cosa accade è di rappresentare su un diagramma standard di Minkowsky dei coni di luce che indicano la relazione tra i punti dello spazio-tempo. Immaginiamo dei coni di luce associati a tre punti dello spazio-tempo (A, B e C). Questi punti si ignorano a vicenda e non hanno influenza l'uno sull'altro; infatti, un segnale proveniente da uno di essi, per arrivare a uno degli altri due punti dovrebbe uscire dal proprio cono di luce, ovvero viaggiare più veloce della luce. Ma mentre il tempo trascorre, gli osservatori che partono da ciascun punto seguono le loro linee di universo più o meno complicate verso il futuro. A un certo punto nel futuro, l'osservatore partito dal punto A riceverà i segnali luminosi inviati dal punto B; questo sarà il primo momento in cui l'osservatore in A verrà influenzato dagli eventi avvenuti in B. Ma questo osservatore (A) non potrà mai avere alcuna influenza sugli eventi del punto B, poiché, per far ciò, dovrebbe mandare un segnale indietro nel tempo (qui sto supponendo che i tachioni non esistano); tutte le interazioni sono a senso unico. Lo stesso tipo di schema vale per gli altri osservatori e, in realtà, per tutti gli osservatori dello spazio-tempo piatto.

Ma se gli osservatori vivono in un universo in rotazione, constatano che esso trascina lo spazio-tempo in circolo in modo tale che i coni di luce risultano inclinati ovunque. Se l'Universo ruota a una velocità sufficiente, i coni di luce si inclinano tanto che un osservatore partito dal punto A può arrivare nel punto B senza dover uscirà dal cono di luce futuro, non superando la velocità della luce. Analogamente, un osservatore che parte dal punto B può arrivare nel punto C; possiamo allora immaginare una serie di coni di luce sovrapposti che, collegandosi, formano una strada circolare che parte e finisce in A dopo aver attraversato l'intero universo. Ma ricordate che questa figura è un diagramma spazio-temporale. Il punto A rappresenta un luogo dello spazio e un momento del tempo. Quindi, nell'universo di Godel, è possibile partire da un punto dello spazio-tempo e viaggiare circolarmente attorno all'universo per tornare nello stesso luogo e momento da cui si è partiti (anche se, secondo gli orologi della nave spaziale, il viaggio richiederebbe migliaia di anni). La difficoltà, naturalmente, è proprio questa: per poter creare anelli chiusi di tipo temporale, un universo come il nostro dovrebbe ruotare una volta ogni 70 miliardi di anni. Per un universo che attualmente si ritiene abbia 15 miliardi di anni questo ritmo di rotazione, difficilmente determinabile, è piuttosto lento. Ciò nonostante, i dati disponibili smentiscono che l'Universo abbia questa velocità di rotazione. Anche se il cosmo ruotasse tanto rapidamente, tuttavia, il CTL più breve avrebbe una circonferenza di circa 100 miliardi di anni-luce. Ciò significa che anche un fascio di luce impiegherebbe 100 miliardi di anni per girare attorno all'universo e tornare allo stesso punto dello spazio-tempo da cui è partito. In effetti l'uso di questa macchina del tempo universale è una possibilità piuttosto remota. Ma le soluzioni di Godel delle equazioni di Einstein indica, ancora una volta, che il viaggio nel tempo non è escluso dalla relatività generale; inoltre dimostra come la rotazione, che provoca l'inclinazione dei coni di luce, possa portare all'esistenza di anelli chiusi di tipo temporale. Nel 1973 un ricercatore dell'Università del Meryland asserì che ciò era possibile persino con una massa molto inferiore a quella dell'intero universo, ammesso che la materia utilizzata fosse sufficientemente compatta e ruotasse a velocità straordinaria.

di:di Aldo Gagliano
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Ma credo che questa scoperta il nostro strano scienziato l'abbia fatta quando andò probabilmente in Egitto, credo che lui abbia in qualche modo capito come sfruttare le forze che servirono per costruire quei monumenti, ma anche che non abbia capito qualche iscrizione forse mal interpretata dagli stessi egittologi oggi.


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lunedì 30 marzo 2015


COME UCCIDERE TUTTI I PATOGENI DI PIANTE ED INSETTI!!!!

COME UCCIDERE TUTTI I PATOGENI DI PIANTE ED INSETTI!!!!


Prima di trattare come distruggere questo patogeno ed altri tra cui anche il mosaico del fagiolo di Lamon. Dovremo capire se la malattia è di formazione naturale oppure di formazione di sintesi, cioè creata in laboratorio, mediante la genetica ricombinante, sappiamo bene che esistono un numero enorme di patogeni che sono stati prodotti negli anni sia per uccidere essere umani e animali che vegetali. Tutti fatto per distruggere le economie ed assoggettarle al più forte, per cui credo che talvolta certi patogeni estremamente resistenti, siano stati prodotti e diffusi via aerea per distruggere le piantagioni e quindi mettere a K.O. un paese. Oggi giorno non ci si può sorprendere di nulla. Vediamo il caso dell’ebola..ma anche le continue influenze che cadono sempre puntuali ogni anno in determinati periodi, non è possibile che ciò avvenga tutti gli anni come un orologio, oltretutto la cosa veramente sorprendente che prima ancora che esca e si sviluppi l’infezione i virologi hanno già a disposizione l’antidoto, tant’è vero che si fa una campagna preventiva qualche tempo prima del l’inizio della diffusione del patogeno. Se fosse un patogeno naturale, dovrebbe arrivare diffondersi  poi essere curato, non che prima arrivi il antibatterico e poi arrivi l’infezione non è logico, da quando è mondo, se cose sono sempre state una progressione, non un anticipazione. 
Ciò significa che i patogeni vengono diffusi, da chi? 

Quindi ci si potrebbe sbizzarrire, possiamo dire  ad tutti coloro che hanno interessi economici sostanziosi e potremo dire chiunque.

Ora , nel caso specifico come per altri , dei tutti, si potrebbe distruggere con un efficacia del 100% ogni patogeno vegetale, utilizzando un sostanza mai usata in agricoltura, che non ha affetti collaterali negativi sulle piante … ne sugli animali, o essere umani, anzi a dir la verità gli effetti protettivi sugli animali essere umani potrebbe essere interessante. Ma certamente nessuno vorrà applicare questa metodica allora certamente le case farmaceutiche e le ditte di produzione di pesticidi e color che non hanno interesse a proteggere gli esseri umani, e animali certamente daranno contro e metteranno al bando la sostanza, vietandone perfino al produzione. E sicuramente porranno leggi tali da colpire coloro che ne dovessero far uso, questo è scontato, poco ma sicuro.

Allora passiamo a capire che sostanza è ! 
La sostanza in questione uccide tutti i patogeni, dai batteri ai virus e anche taluni miceti.
Io la usai anni orsono, su alcune frutticole e orticole di mia proprietà e di mio consumo, con effetti eccezionali, mai usato un solo 1gr di anticrittogamico.
Solo che ci sono delle regolette se vogliamo dire così da seguire per irrorare le piante, però c’è un problema il prodotto è molto costoso.
E forse questo potrebbe impedirne l’utilizzo a meno che non si trovi un alternativa contenente sempre lo stesso minerale.
Io nelle mie ricerche ho perfezionato il mix, per renderlo più potente e quindi ridurne un po’ il dosaggio

Di cosa parlo?
Nitrato d’argento è una sostanza inorganica estremamente aggressiva anche corrosiva,  se finisce sulla pelle la fa diventare nera, oltre a creare ustioni, ma come tutti gli antiparassitari deve essere usata con guanti idonei e mascherina. Come tutti i prodotti chimici organico o inorganici, se versato in quantità eccessive nei terreni o nell’acqua può inquinare , ovviamente …

Nota utilizzato per altro in creme e altri preparati medicinali ad uso umano ed animale …


Ecco qui su wikipedia potete trovare la nota sul sale d’argento..

Ho detto che per migliorarne le caratteristiche bisogna associarlo all’irrorazione di Sali non cloruri, ma sempre nitrati di rame  il rame in associazione con argento potenzia maggiormente l’effetto e aumenta lo spettro d’azione verso tutti i patogeni … Posso assicurare che nessun patogeno resiste all’azione dell’argento.  Però le modalità di irrorazione devo seguire un regoletta precisa, l’irrorazione aerea oppure l’irrorazione del terreno, deve essere fatta alla prime ora subito dopo il tramonto, perché primo le piante sono ancora calde, assorbono di più, poi non c’è la luce del sole che disattiverebbe e ossiderebbe il nitrato, quindi per tutta la notte le piante assorbono il sale nelle ore diurne, solo una parte del sale non è assorbito si ossiderà, ma la parte ossidata proteggerà la pianta dai patogeni aerei, l’argento oltretutto potenzia le difese naturali delle piante stesse, e i patogeni contenuti nelle sue cellule distruggeranno tutti i batteri e i virus in essa.

Io ho piantato in un vaso tenuto sotto controllo dentro una teca, un paio di semi contaminati con mosaico, me li sono fatti dare da un amico, dopo lo sviluppo si è formato subito la caratteristiche arricciatura e sbiancamento delle piante ho trattato subito con argento, una delle piante non c’è l’ha fatta perché è stata presa troppo tardi, mentre l’altra dopo solo due giorni, la malattia era scomparsa e la pianta nel giro di una settimana ha emesso nuovi germogli, perfettamente integri. 

Volevo dire una cosa gran parte dei patogeni oggi esistenti in natura che colpiscono i vegetali, si sono rafforzati anche perché nei terreni è venuto a mancare proprio l’argento che anticamente ve ne era molto, per cui sui i terreni oggi, coltivati ne sono totalmente esenti, di conseguenza è logico che i vegetali coltivati su questi terreni, sono fortemente esposti all’attacco dei patogeni sia naturali che di sintesi. Però la stoltezza della scienza umana che sa che l’argento è l’elemento che sempre viene a mancare nei terreni, non fa nulla per reintegralo, posso capire i costi, ma sinceramente costa molto di più, alla società intera le cure mediche che poi ne derivano, per svariate malattie spesso di natura batteriche, funginea, virale. Per cui secondo me, reintegrare i terreni con una certa carica d’argento è tutto a beneficio del viver umano, abbattendo anche i costi eccessivi di un sistema che si regge a mala pena, ma sappiamo che i detentori della ricchezza non vogliono portare avanti un agricoltura sana, ma un agricoltura malata per cui , non interessa nessuna queste questioni, che risolverebbe definitivamente i problemi legati a tutta una serie di malattie vegetali, animali, umane.. perché altrimenti chi ci lucra sopra nessuno!!!

Considerate che anche le api ne beneficerebbero, perché dovete sapere cari miei pochi intelligenti scienziati che la Varroa si distrugge mediante l’uso di argento, io che sono stato apicoltore a livello sperimentale perché volevo trovare il modo per distruggere questo insetto causa principale della morte delle api.

Ho scoperto che essendo la Varroa una specie parassitaria, come si sa, si nutre della linfa della api, ma il contenuto del liquido che la Varroa emette è ricco di patogeni ed enzimi, questi a loro volta rendono liquido la linfa=sangue delle api, così esse possono nutrirsi delle stesse, in questo modo si uccide un alveare, capendo questo, ho capito anche come uccidere la Varroa, somministravo alle piccole api semplicemente il famoso argento ionico o definito colloidale che  poi quello ionico non è un colloide propriamente detto.. cmq bastava un paio di somministrazioni per alveare che le varroe venivano definitivamente debellate, in che modo, la Varroa succhia il sangue=linfa delle api, le api nutrendosi di acqua a base di argento immettono nel loro organismo l’argento, ch distrugge i loro batteri e virus interni, però l’argento può creare problemi per gli enzimi per la produzione di miele, per cui è bene somministrarlo solo in alcuni periodi, tanto poi l’effetto dura quasi tutto l’anno, e soprattutto nel periodo di maggiore calore va somministrato e un mese prima della fioritura, questo può essere dato sia come acqua da bere, che spruzzato sulle api, diciamo che la quantità con la spruzzatura è molto inferiore che non con l’atro sistema.  Dicevo la Varroa nutrendosi della linfa immette l’argento e i suoi patogeni vengono distrutti, ma anche i suoi enzimi vengono inattivati, di conseguenza essa non riesce più a nutrirsi, e quindi si stacca dall’ape e muore.

Naturalmente il miele sarà un po’ più ricco di argento rispetto a quello naturale, ma a me non mi ha mai fatto male a chi l’ho regalato idem, anzi devo dire che tutti dicevano che era il miglior miele che avevano mai mangiato e che nessuno in casa loro si era ammalato almeno di influenza.  Considerate che io non ho mai somministrato alle api alcun trattamento e parliamo (acido ossalico, apivar, ecc.) che normalmente è consentito dal ministero della sanità per l’allevamento di questi imenotteri.  Ovviamente i miei mieli erano anche ricchi, di altre sostanze perché io sperimentando diverse cose, mi accorsi che le api, cmq sia crescono di più se si somministrano piccole quantità di vitamina C ed anche carotenoidi, in sovrappiù rispetto a quella che loro bottinano con i fiori. Inoltre devo dire una cosa, bisogna somministrare alle api anche sali minerali perché altrimenti loro vanno in cerca in posti che sarebbe meglio che evitassero, parlo di letamai, si certo lo hanno sempre fatto da quando esiste il mondo, ma se vogliamo ottenere un miele perfetto, dovremo credo, dar loro quello che hanno bisogno, io capisco che gli apicoltori dicano, ma noi le lasciamo in natura non siamo li dietro con il fucile per vedere dove vanno sono libere, certamente, ma se tu somministri ad esse modiche quantità di elementi che sai gli servono alla sua dieta, loro non andranno in cerca in posti inopportuni. Io posso capire che l’apicoltore dica, ma io lo faccio perché la rendita è quasi gratis, in effetti l’ape fa tutto, e avrebbe anche tutto a disposizione in natura … salvo il fatto che vi sono in agguato parassiti e malattie come per altro la peste delle api, che è di due tipi, che poi anche questa viene eliminata dalla presenza dell’argento..

Il miele possiamo dire supervitaminico, è più colorato rispetto a quello normale, specialmente se contiene carotenoidi elaborati dall’apparato delle api..

Io ho interrotto a fare l’apicoltore perché sono diventano allergico al loro veleno, sono stato punto troppo per cui ho detto basta.. e poi devo dire che per me è abbastanza faticoso come lavoro … se si vuole far l’apicoltore si tenga presente che per farlo e per aver una rendita decente, bisogna avere della macchine opportune che alleggeriscono il lavoro, stare in piano che è meglio di tutti, altrimenti lasciate perdere perché è una fatica enorme..e non compensa gli sforzi.  Ho perfino progettato un alveare speciale, che funzionava bene, ma ho lasciato perdere.

Dimenticavo forse ho la cura per uccidere anche il famigerato punterulo rosso..


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giovedì 18 dicembre 2014


IDEA PER IL 2015


LA CASA POLIMERICA!

Forse esiste il modo per risollevare l'economia, noi siamo una società che solo da alcuni anni abbiamo iniziato a produrre oggetti di durata limitata per costringere l'utente a acquistarne e far muovere il mercato e l'economia familiare e nazionale, ma siamo sempre limitati alle cose di un certo tipo, si dovrebbe iniziare a pensare più in grande, ma anche in senso legislativo, producendo leggi fatte in modo tale da abbattere  le abitazioni non i pregio che possono essere molto pericolose per la vita dei singoli. Ma oltre a ciò la  mia idea sarebbe quella di  non costruire più la casa in mattoni, che durano da 50 e più anni, perché una casa, che ha una durata lunga non può essere abbattuta, ed il territorio non può essere tutto occupato da case di mattoni e cemento, per non incorrere in problemi idrogeologici, di cui vediamo i risultati in questi anni, lo scempio del territorio che abbiamo fatto cementificando ogni dove, ci mostra come la nostra società ha puntato tutte le sue risorse sulla casa come bene primario, ma di durata medio lunga. Questo fattore però non incentiva veramente il mercato, perché un abitazione di durata lunga, impedisce di fatto la possibilità di far crescere il mercato, per cui sarebbe opportuno creare delle abitazioni di una durata corta, massimo 10-20anni, terminati i quali l'abitazione diventa abbattibile, e si ricostruisce un altra sullo stesso terreno, di forma uguale o diversa, ma sempre con lo stesso materiale. Ma per far ciò bisogna investire in materiali alternativi, magari compositi, e di durata limitata, per esempio creazione di pannelli in polimero multistrato e legno con inserti esterni in gress o pietra supersottile oggi ci sono i sistemi tecnologici per ottenere quasi tutti i materiali che si vogliono, io per tro ho in cantiere un sistema per riciclare e cambiava la struttura di numerose materie plastiche, creando nuovi polimeri, un sistema estremamente semplice, che sfrutta l'uso di alcune sostanze mai usate nelle materie plastiche e che non i usano per le materie plastiche, in un certo senso... Ma sicuramente creare un casa formata principalmente da polimeri resistenti al calore, impermeabili o permeabili, di durezza variabile ecc, fa si che si possono fare pannelli modulari con inglobate altre materie, praticamente si creerebbe la casa polimerica naturalmente, sono abitazioni che per la loro natura devono avere un costo accessibile a tutti, proprio perché le materie plastiche sono soggette spesso a degradamento da parte di svariati agenti per cui la loro durata è breve, per tanto un abitazione di questo tipo può durare un tempo limitato 10-20 anni... e naturalmente i costi per la sua realizzazione dovranno necessariamente essere di gran lunga più bassi di quelli del mattone. 
Un esempio sfruttando il riciclaggio delle materie plastiche e inglobando le sabbie del deserto,o sabbie da produzioni rocciose, come quelle silicee, granito o marmo, polveri di ossidi, terre, argille secche, ghiaino, oppure da altri tipi di lavorazioni, come segatura, o polveri metalliche, o macinati edili,  la plastica diviene più pesante, e se ne usa dimeno per cui si possono creare mattoni polimerici con inclusioni di altro materiale a seconda di ciò che si vuole fare, ma si possono predisporre tipo laterizio polimerico, dove la componente del laterizio viene macinata e polimerizzata, per la creazione di pannelli o mattoni forati di diversa consistenza e uso, ma si possono inglobare molte altre cose, nel polimero. Oggi giorno si tende a fare plastiche poco tossiche, che servono principalmente per uso umano e che devono venire a contatto con la pelle e le mucose, per cui ovviamente sono polimeri ricavati da sostanze anche vegetali, in questo caso per costruire un abitazione non c'è bisogno di cercare polimeri poco tossici , si potrebbe usare sempre che non siano radioattivi, o altamente pericolosi anche polimeri fluorurati che hanno un resistenza alla corrosione superiore e usarli come base per la creazione di eventuali blocchi polimerici. Consideriamo il fatto che una casa polimerica è più resistenze di una casa di mattoni e di cemento, anche alle scosse sismiche, viene decisamente meno colpita dai fulmini propri grazie alla sua struttura, e grazie alla modularizzazione e tipologie di costruzione, inoltre si può rivestire di ogni genere di materiale, dalla pietra, al vetro, al legno, alla ceramica, a materiali sinterizzati, ecc, per cui aumenta la resistenza al calore, ecc …. inoltre visto che molti territori nel mondo tendono ad essere sommersi dalle acque, per svariate ragioni, i materiali polimerici possono essere anche galleggianti, per cui si possono progettare sulla terra ferma case galleggianti per cui i territori che subiscono inondazioni non mettono a rischio il valore delle loro casa, per essa si solleverebbe quando l’acqua raggiunge una certa altezza. Naturalmente in questo caso l’abitazione deve essere poggiata su una chiatta che fa da fondamenta, svicolata dal terreno ma inserita in esso, come in una vasca, ovviamente la casa galleggiante non potrà superare uno o due piani … può essere adattissima per costruire villette in riva ai fiumi, laghi, mari ecc … o a costruire vere e proprie case galleggianti per creare con facoltà villaggi galleggianti facilmente ancoranti tra di loro …

I vantaggi di una casa polimerica sono:
muri più sottili, con angoli strani, inclinazioni strane, tondi, di forme impensate, pesanti e leggeri, permeabili e impermeabili, trasparenti;  pareti, pavimenti, ecc antisonorizzanti, piombate, antielettromagnetiche, antistatica, alluminizzate, dielettriche, anticorrosive, laminati metallici, placcate, rivestite di altro materiale, si possono eseguire tutti i trattamenti che si vogliono … con un infinità di colori … una casa polimerica trattiene meglio il calore o il freddo, assenza di punti termici … quindi isolamento perfetto dall’esterno, classe termica di tipo superiore A+++.
Naturalmente all’armatura principale polimerica, deve essere fatta una contro parete interna o anche esterna modulare di facile utilizzo, per contenere tubi, cavi, ecc sempre in materiale polimerico – plastico … quindi una parete risulterà un sandwich.
Applicabile tutti i tipi di riscaldamento a pavimento, murale, termosifone, radiante,ecc.
Notevole risparmio energetico, con caratteristiche molto simile al legno, e alle volte anche superiori,ma con costi decisamente inferiori.

Credo che la casa polimerica sia la casa del futuro, potrà assomigliare in tutto e per tutto ad una cosa normale, oppure essere completamente diversa …
Sono certo che l’umanità se non si vuole distruggere prima, facendo tutti gli imbecilli, potremo evolverci ancora per un po’ di secoli, sempre che le smanie di potere di pochi non distruggano tutto il lavoro di molti …


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sabato 6 dicembre 2014


Gli zuccheri fonte di energia!

Gli zuccheri fonte di energia!
Gli zuccheri fonte di energia!

Si dice che gli zuccheri servono per far funzionare a buon regime il nostro organismo, ma sarà vero?
La Tiamina è indispensabile per l'utilizzo del glucosio, quindi la sua carenza non permette di utilizzare l'energia di questo zucchero. Anche i capelli e tessuti nervosi e altri organi,. si servono del glucosio come fonte di energia.

Ma qual è lo zucchero che tutto il nostro organismo ne ha in quantità più abbondanti di tutti?
Il ribosio e desossiribosio uno zucchero semplice pentoso, esso a fa parte del DNA dell'RNA e di alcuni altri processi nell'organismo ATP, quindi è la base portante di tutta la struttura, in mancanza di esso non si crea DNA ne RNA ecc, di conseguenza il vero zucchero di cui l'organismo ne ha estremo bisogno è proprio il Ribosio e le altre sue forme, tutti gli altri zuccheri sono un sovrappiù che serve per avere picchi energetici, e per alcune altre trasformazioni, ma sono gli zuccheri di sintesi che fanno bene al nostro organismo, no! essi per quanto sembrano simili agli zuccheri contenuti nei vegetali, non sono uguali, anche lo stesso fruttosio che n natura è abbondante nella frutta e nel miele, non è esattamente identico a quello di sintesi, per motivo semplice nella frutta tutti gli zuccheri sono legati ad altri composti, in nessun frutto, foglia, radice ecc, sono contenute sostanze slegate tra di loro, tutto il sistema organolettico dei vegetali, e anche degli animali, si supporta sul fatto che ogni componente chimico organico o minerali è unico strettamente l'uno all'altro formando di conseguenza catene di prodotti organici enormi, in sostanza ogni vitamina, amminoacido, zucchero, minerale, ecc, sono tutt legati tra loro, per cui noi pensiamo che la sintesi sia eguale al prodotto naturale invece non è così. per esempio se oi mangio un 1kg di carote, esse contengono un certo quantitativo di vitamina A, o espressa come betacarotene, cioè due molecole di carotene messe assieme; se io assumo lo stesso quantitativo di carotene o vitamina A assunto dal KG di carote, posso dire che quella vitamina A, può mandare anche all'obitorio, perché fondamentalmente la vitamina di sintesi è pericolosa rispetto alla stessa vitamina contenuta nelle carote che non vi manda da nessuna parte al limite mi colora un po’ la cute. Questo esempio ci fa capire come madre natura sia stata così abile d produrre delle sostanze che se sintetiche anche a piccole dosi, possono essere mortali, mentre nei vegetali alle stesse dosi, perché sono legate ad altre sostanza non generano spesso, problemi simili. Fatta eccezione ad alcune piante fortemente tossiche o velenose. Ma la gran parte di essere è relativamente non tossica, per esempio se mi nutro con 3gr di vitamina C pura, non è la stessa cosa che assorbirla mediante un certo quantitativo di frutta, perché nella frutta quella vitamina è legata a molte altre sostanze che lavorano in sinergia...affinché quella vitamina non faccia male...

Ora è la medesima cosa degli zuccheri di sintesi, glucosio, fruttosio, ecc, tutti prodotti mediante meccanismi estrattivi da lieviti e batteri, non sono uguali, e non hanno le stesse proprietà che hanno gli zuccheri contenuti in un frutto che sono legati con molte altre specie chimiche. 

Solo gli zuccheri naturali fanno funzionare a buon regime il nostro organismo, perché gli zuccheri di sintesi invece sortiscono un effetto diverso, quello di destabilizzare il nostro organismo, certo sono ottimi addolcenti di molte pietanze, di molti dolciumi, ma essi non producono gli stessi effetti dello zucchero naturale contenuto in frutto, no! Gli zuccheri di sintesi producono effetti dannosi, sono anche cancerogeni taluni, anche lo stesso fruttosio di sintesi che parrebbe il meno dannoso invece fa male sia piccole che a grandi dosi... un diabetico spesso diventa tale non solo per problemi connessi ad un certa ereditarietà, ma anche ad un alimentazione sbagliata fatta sopratutto da eccessi di zuccheri di sintesi, e anche un quantità notevole di carboidrati derivanti da farmaci, perché il diabete è figlio del colesterolo, quando le cellule delle isole Pancreatiche di Langerhans
 si riempiono di colesterolo esse iniziano a funzionare male, e da qui vi è il primo segnale di un possibile inizio di diabete. Una persona che mangia per tutta la sua vita solo frutta e verdura è molto difficile che gli venga il diabete, solo se vi è predisposizione genetica, e anche, anche, potrebbe neppure insorgere, perché la predisposizione genetica, è indotta da fattori scatenanti, che attivano certi geni. Per cui un alimentazione contenente dosi massicce di carboidrati sia sottoforma di zuccheri artificiali, che cereali, produce anche questo effetto. 

Di conseguenza per l'essere umano è assolutamente necessaria l'assunzione di zucchero solo in forma vegetale, cioè da vegetali, frutta e verdura, piante... per esempio ridurre le foglie di stevia in polvere è un rimedio naturale che non fa uso delle chimica di sintesi. 

Naturalmente qualcuno dirà ma nello stomaco le sostanze vengono scisse, ma nessuno  sa come vengano scisse, perché gli zuccheri legati a molte sostanze, non si sarà esattamente come lo stomaco le lavori, come gli enzimi le scindano, e come vengano successivamente assorbite in che forma, non si sa con precisione si ipotizza sulle base della chimica moderna che si presume che lo stomaco con l'acido cloridrico e un cocktail di enzimi si scindano queste sostanze e le trasformano in prodotti semplice, ma non è così, nessuno lo sa con e precisione, in cosa vengano ridotte. Anche la stessa vitamina C che deve passare attraverso lo stomaco, in presenza di acido cloridrico e enzimi certamente non rimarrà tale quale, come minimo il solo acido cloridrico la trasforma, saranno poi gli enzimi a riconvertirli in una altra forma, più adatta all'organismo. Ma se la stessa vitamina C o acido ascorbico è legata ad una altra serie di sostanze contenute in un frutto, la decomposizione dei succhi gastrici non distrugge la vitamina ma la separa dal resto del contenuto, di modo che, venga assorbita tale e quale, ecco perché le sostanze artificiali non fanno bene, perché vengono trasformate in sostanze diverse da quelle di partenza  e con effetto non del tutto benefico come quelle contenute in un frutto o pianta, mentre quelle naturali complesse diventano pure e separate nello stomaco .

Noi esseri umani non potremo mai e poi mai nutrirci di capsule perché la nostra vita sarebbe breve. Contrariamente a chi si nutre solo i natura vive a lungo, specie se siamo più vegetariani che carnivori e anche se ci abituiamo a fare anche dei digiuni, che sono utilissimi per il riposo del nostro sistema digestivo. 


Purtroppo la civiltà  moderna è basata tutta, sulla sinterizzazione di ogni prodotto naturale, e il commercio è fatto sopratutto su questo.... si fa credere che i prodotti di sintesi  siano migliori di quelli naturali cosa assolutamente falsa, e la scienza lo sa molto bene... Solo che fa comodo a livello commerciale vendere qualcosa che fa male, perché altrimenti con la natura non si guadagna nulla... 

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Antidolirifico da farsi in casa...

Antidolorifico cutaneo da farsi in casa... 


Questo prodotto è eccellente per attenuare i dolori... da solo senza aggiunta di nulla...oppure in sinergia con altri prodotti naturali.

Il prodotto è completamente naturale e di facilissima esecuzione....

MIX iniziale: 
Materiale occorrente...
Procurarsi un agitatore magnetico risacadatore con ancoretta magnetica, uj beker da 2 litri o bicchiere in borosilato per chi è pratico, altrimenti serve un mescolatore continuo a bassa media velocità circa 600-700 giri minuto, con contenitore in vedtro termoresistente o porcellana, non usare contenitori in metallo di nessun tipo, neppure con superfici in plastoroccia. Temperatura piastra 300°C. il tempo è soggettivo.
Termometro con sonda per misurare durante il processo la temperatura della reazione... non deve superare i 130°C

Gli ingredienti...
Strutto = 1Kg.
Acqua bidistillata =1/2 litro
Fosfato di rame = 100mg - 1 Gr
Fosfato biacido di magnesio (Mg(H2PO4)2 =15Gr fino a 80Gr.
Ossido di Zinco o Solfato di Zinco = 10Gr - e oltre...
Ossido di Calcio = 15Gr - e oltre


misure su 1grammo 
 0,1gr/ 1000gr= 0,0001gr x gr  = 0,1mg = 1/10 di milligrammo 
1gr /1000gr  = 0,001gr = 1mg x gr
5gr/1000gr = 0,005gr = 5mg x gr
80gr/1000gr= 0,08gr = 80mg x gr. x 10gr = 800mg giorno...

Se poi dobbiamo calcolare effettivamente la quantità di rame come elemento  singolo questa quantità si abbassa maggiormente, così per gli altri elementi chimici.

Considerare che la quantità massima di fosfato di magnesio che si può assumere in un giorno è :dai 25 anni in poi la dose raccomandata di fosforo è di 800 mg/die.
Questo significa che si può arrivare ad aggiugere tanto fosforo quanto ne è la dose massima giornaliera, se si usassero circa 10gr di mix al giorno, si potrebbe pensare a 1gr di fosfato x 10 gr quindi si può pensare di usare fino a 80-100gr di fosfato di magnesio. 

Trasfomando di conseguenza tutto il prodotto in fosfolipide.

Le quantità massime di Rame gionaliere come elemento singolo vanno  per gli adulti, l’assunzione minima giornaliera di rame attraverso la dieta è di 1 mg, con una soglia massima di 11 mg. L’assunzione media reale si colloca tra 0.6 e 2 mg l giorno... per cui...se si tiene sempre 10gr come musura, si avrà che su 1kg di prodotto sono 60gr ma come rame elemento, ma consideriamoli come fosfato...che sono molti di meno...

Funzioni_biologiche_del_rame

I livelli di Zinco possono essere variabili da 5mg-15mg solo nell'ssunzione orale, ma qui è un prodotto ad azione topica per cui, questi valori non valgono.....ma teniamoli lo stesso....

Esistono in commercio alcune creme al 30% di ossido di zinco ....

Magnesio: la dose giornaliera raccomandata è di 300-450mg

Calcio :

  1. portare a fusione lo strutto, senza portalo ad ebollizione... appena fuso... agitarlo o con agitatore magnetivo o frusta .
  2. aumentare la tempetarura a fiamma viva, o a 300°C piastra..
  3. aggiugere acqua bidistillata manterenla per 2 minuti  continuare ad agitare... a 600-700giri minuto. 
  4. aggingere l' ossidi zinco/calcio per 10 minuti continuare ad agitare... a 600-700giri minuto.
  5. aggiugere fosfato magnesio.. per 10 minuti, continuare ad agitare... a 600-700giri minuto.
  6. aggiungere fosfato di rame 100mg. fino ad 1gr.
  7. continuare fino ad evapotazione dell'acqua. 
  8. Non andare oltre, lo strutto si deve mantersi di color bianco, non deve diventare giallo.
lasciare riposare in luogo caldo, su un termosifone caldo coperto per 24 ore, se si forma del fondo, eliminarlo. Poi si può metterlo in frigo, usare quando se ne ha bisogno, spalmandolo sulla parte... 

L'ossido trasforma la massa di lipidi in forma idro-ossidata, il calore è importante, per agire sugli acidi grassi che si strasformano in sali .
successivamente all'ossidazione si fa subire alla massa un ulteriore trasformazione con i fosfati prima quello di magnesio che trasfoma i lipidi ossidati in idrofosfolipidi legati Mg, Zn, Ca rimangono nella formula, il terzo, passaggio avviene con il rame. 

Il rame può dar fastido a chi è allergico a questo elemento, ma solitamente è un allergia atipica, visto che tutti i vegetali ne contengono quantità anche notevoli... se c'è allergina non si metta.

Ma attenzione maggiori elementi chimici minerali si aggiungono minore penetrazione avrà il composto... 

Mettendolo in rete questo prodotto è diventato proprietà di tutti...per cui nessuno ne ha beneficio di sfruttamento proprio...

Il prodotto trasformato è un Idrofosfolipide ha una caratteristica quella di essere facilmente assorbibile dalla cellule epidermiche. 

il prodotto si presenta molto emoliente, reidratante, lenitivo, setoso, nutriente, elaticizzante, elimina effetti del vento, secchezza, si assorbe rapidamente..e protegge bene le mucose, rimineralizzante solo a dosaggi elevati. 


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Il restante del testo può avere un infinità di variabili... però meglio farlo preparare da un erborista!

Si possono agigungere estratti idroalcolici, in fase calda, dopo 72 ore dalla produzione.
Riportare il prodotto a fusione e miscelarlo con gli estratti vegetali..fino all'evaporazione della fase alcolica...
in questo caso il mix iniziale prenderà colorazioni diverse... a seconda delle quantità di prodotti vegetali inseriri al suo interno attenzione alle quantità che si immettono... 
Si può considerare un limite per gli estratti dato che è un prodotto topico, non per uso interno, il Ministero per prodotti commerciabili cosmetici stabilisce dei precisi dosaggi, ma questi sono blandi, ma questo non è un prodotto commerciabile ma di libera produzione, si può anche aggiugere quantità superiori, ma facendo molta attenzione perchè cmqsia i composti vegetali sono alla base spesso della sintesi dei farmaci, per cui esistono composti che possono essere pericolosi. Io di norma mi oriento così...anche se il prodotto è topico e non sistemico o orale, assumo come valore il limite medio consentito ad uso orale farmacologico, (se un soggetto può assumere il principio attivo anche a valori elevati o massimi, significa che lo può anche mettere sulla sua pelle)  Esempio, :la graviola si può assumerla fino a diversi grammi giornalieri, in forma solida orale, qui la forma è liquida e si concentra dopo evaporazione del solvente alcolico...considerando che la quantità di strutto è di 1 kg, e la quantità usabile come crema gionaliera può arrivare ad un massimo di qualche grammo, la quantità di graviola rimarrebbe sempre inferiore ai limiti consentiti, anche per legge. Per cui, su un Kg se ne può trovare anche diversi grammi fino a 100. 
Quindi se 100sono i grammi di graviola in forma idroalcolica e il suo concentrato è del 20% esempio, significa che ci saranno solo 20gr di estratto concentrato nel mix iniziale.. su 1000gr... quindi 20:1000= 0,02gr ogni grammo ...cioè 20mg ogni grammo... percentuali piccolissime... se sono mix sinergici significi che gli estratti concentrati lavorano assieme per ottenere un effetto migliore e maggiore.... e quindi in proporzione ne servono meno... cmq bisogna provare...con attenzione... e prudenza... 
Considerate che ci sono soggetti che possono essere allergici a certi principi attivi di alcune piante... ma anche soggetti che sono resistenti a dosaggi bassi, oppure che gli stessi non fanno nulla...attenzione sono estretti vegetali, non confodeteli con prodotti di sintesi, che effettivamente anche quantità piccolissime inferiori a 1mg, possono nuocere...

E' meglio, farvi fare il mix con le piante da qualche erborista, che conosce bene le quantità.....potete portargli la materia prima già trasfomata...per risparmiare...

Le piante che si possono aggiungere...sono tutte quelle conosciute ed usate nella omeopatia, fitoterapia, ecc.  ne pongo qualcuna...come esempio:

Artemisia Annua----- apoptosi cancro
Graviola -----apoptosi cancro
Ortica Dioica  -----fitosteroli
Agnocasto  --------fitosteroli
Schisandra  ------- fitosteroli
Betulla Nera ------ salicilati
Aloe ------- apoptosi cancro e diuretico
Astragalo ---------fitosteroli e proprieta rigeneranti DNA
Cardo mariano ----diurentico, disintossicante
Carciofo, --------diuretico, disintossicante
Succo di limone..----- contiene sia acido ascorbico che citrico
Aglio succo  ------ diversi usi
Centella asiatica----microcircolo venoso
Zenzero ----- riscaldante
Caledula ----- antidolorifico
Mimosa ----- apoptosi cancro
Cavolo Broccolo, nero, ecc ------ apoptosi cancro
Boswelia ----- apoptosi
Curcuma ------apoptosi
Papavero ----- antidolorifico
Chiodi di garofano -----antidolorifico un po anestizzate
Salice ------ salilati
artiglio del Diavolo ----- antidolorifico
ecc.
Germanio 132

Si possono aggiungere un gran numero di sostanze, solo che per ognuna si devono seguire procedimenti diversi a seconda della termodegradabilità delle stesse...

Le vitamine, amminoacidi di sintesi  vanno aggiunte a freddo... 



Quindi l'aggiunta di estratti vegetali ad azione curativa facilita il trasporto degli stessi nella cute... 

Per ottenere un antidolorifico ottimo di natura sinergica..... 
Al mix iniziale si aggiunge Calendula, Centella, Zenzero, Ortica, Betulla/Salix, Aglio, Papavero, Chiodi di Garofano, Artiglio del Diavolo, Agnicasto.
Un prodotto di questo tipo risolve molti problemi legati ai dolori di diversa natura...


Per un preparato prevetivo antidegenerativo...

MIX iniziale. 
aggiungere:

Estratti alcolici o idro-alcolici.:
Aloe,Ortica, Artemisia Annua, Betulla, Agnocasto, Schizzandra, Mimosa, Curcuma, Boswelia, Germanio 132, Aglio, Astragalo, Graviola.

Perparato nutriente per cute...
Mix iniziale. 

Legarli al mix in fase calda non supeiore ai 120°C...Lisina, Arginina, AscorbilPalmito, Tirosina, Cisteina, acido Aspartico-D., Carnitina, Glicina.
In fase tiepida si può aggiungere vitamina E. 



Si può anche profumare questo prodotto, però bisogna fare attenzione a che tipo di essenze si usano, non mettere essenza agrumate, menta; vanno bene essenze dolci, come camomilla, gardenia, Magnolia...ecc...

Il prodotto risulta denso cremoso...







Link: Riconoscere le piante velenose e mortali...

http://www.greenme.it/informarsi/natura-a-biodiversita/10778-piante-velenose



Non mi assumo nessuna resposabilità in caso di uso sbagliato del prodotto o aggiunta di altre sostanze non descritte in questo articolo ... e senza la prudenza dovuta, anche se il prodotto MIX iniziale non da alcun problema... 


Piante ad azione antitumorale..
CITAZIONE
elenco:


Acacetina - induce apoptosi sul cancro del fegato*

Acido boswellico - induce apoptosi su cellule del melanoma e fibrosarcoma*

Aglio - apoptosi nel cancro della prostata*

Aglio - apoptosi sulla leucemia mieloide cronica (html)*

Aglio - apoptosi nel cancro del polmone*

Aglio - Differenza fra allinasi di aglio fresco ed estratto*

Aloe-Emodina, la vitamina anti-cancro (1)*

Aloe-Emodina, la vitamina anti-cancro (2)*

Aloe-Emodina - un nuovo agente anticanceroso con attività selettiva contro i tumori neuroectodermici (html)* Alpinia sspp. - apoptosi sulla leucemia promielocitica*

Altolactone - apoptosi sulla leucemia*

Asparago (acido ursolico) - apoptosi su cellule tumorali (html)*

Betulla (1)*

Betulla (2)*

Betulla (3)*

Bioflavonoidi - azione anti-leucemica (1)*

Bioflavonoidi - azione anti-leucemica (2)*

Carotenoidi - fattori attivi contro il cancro della prostata*

Cipolla e Curcuma contro i polipi precancerosi dell'intestino*

Cipresso - apoptosi sulle cellule del cancro*

Ciproxantina ed Esperidina*

Clorofilla e clorofillina inducono apoptosi*

Coclospermo - Gli effetti inibitori dei triterpeni sui tumori della pelle*

Curcuma - apoptosi sulle cellule del cancro del polmone*

Diosgenina - fa suicidare le cellule dell'osteosarcoma*

Equiguard - 9 erbe cinesi contro il cancro della prostata*

EPILOBIO (Chamaenerion angustifolium) - (WOODFORDIN I) induce apoptosi su leucemia.pdf*

Flavonoidi - promettenti agenti anticancro*

Gelsemio (alcaloidi) - apoptosi su cellule tumorali (html)*

Geniposide contenuto nel frutto di Gardenia - fa suicidare le cellule del tumore del cervello*

Genisteina - fa suicidare le cellule del cancro della mammella*

Germanium 132 -: un caso clinico di cancro polmonare*

Ginseng, una pianta che induce apoptosi su molti tumori maligni 1*

Ginseng, una pianta che induce apoptosi su molti tumori maligni 2*

Glucosinolati* Goniotalamina (Goniothalamus sspp) induce apoptosi su cellule della leucemia 1*

Goniotalamina (Goniothalamus sspp) induce apoptosi su cellule della leucemia 2*

Ibisco - apoptosi sulla leucemia e sul retinoblastoma*

Indoli e Isotiocianati delle Crucifere (Brassicaceee)*

Isoprenoidi*

Limone - i suoi flavonoidi provocano apoptosi*

Nunu (Morinda citrifolia) - attiva contro il tumore al cervello (1)*

Nunu (Morinda citrifolia) - attiva contro il tumore al cervello (2)*

Nunu (Morinda citrifolia) -attiva contro il tumore al cervello (3)*

Oli Essenziali*

Manganese-Superossido Desmutasi - apoptosi del mesotelioma pleurico*

Mimosa - fa suicidare le cellule tumorali*

Ochrosia elliptica - apoptosi su cancro della mammella*

Partenio (partenolide) induce apoptosi su diversi tipi di tumore maligno*

Peperoncino (capsaicina) - efficace sulla leucemia*

Pereskia - apoptosi sul cancro della mammella*

Phyllanthus - apoptosi sui tumori*

Piante anti-AIDS*

Piante cinesi - apoptosi del cancro del fegato (1)*

Piante cinesi - apoptosi del cancro del fegato (2)*

Quercetina - apoptosi sul cancro della cavità orale*

Quercetina - apoptosi sulla leucemia*

Resveratrolo (1)*

Resveratrolo (2)*

Resveratrolo - apoptosi sul melanoma*

Riso indiano: cianidine e peonidine inducono apoptosi su cellule del cancro*

Salvia - apoptosi sui tumori*

Selenio - apoptosi su cellule del carcinoma*

Sophora flavescens - apoptosi su leucemia (htm)*

Spinaci - efficaci sui papillomi*

Sutherlandia frutescens*

Suicidio di cellule tumorali del cervello (glioblastomi) e del cancro gastrico via apoptosi-indipendente*

Terapia Gerson: casi clinici di pazienti guariti*

Thè verde - Camellina B*

Thè verde (2)*

Thè verde (3)*

Uncaria sspp.*

Zedoaria (elemene) - apoptosi nella leucemia*

Zenzero induce apoptosi sulla leucemia con il 6-paradolo e il 6-gingerolo


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