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lunedì 21 settembre 2015

LE MIE MASSIME

domenica 12 aprile 2015

Le mie massime:
Boanerges yhwhnn:



1- Se non curi il tuo passato,
non puoi procedere per un futuro felice!



La spiegazione è molto semplice ed intuitiva, ma volendo dire due parole, si può dire questo.

Se una persona, una comunità, una nazione, tralascia i problemi di qualsiasi natura siano, per dedicarsi al futuro, gli stessi lì porterà avanti per tutta la vita, poi non potrà mai risolverli, perché più si tralasciano i problemi, e più si accumulano finché i problemi diverranno enormi, per cui essi devono essere risolti nel miglior modo possibile appena sorgono, in questo modo chiunque si costruirà un futuro felice, ed eviterà qualsiasi guaio, che nel futuro potrebbe presentarsi inaspettato.


Così è anche per la fede,la riconcializione non solo con Dio, ma anche con gli amici, nemici, chiunque, fatta subito, ti eviterà problemi nel futuro, e la tua vita potrà essere costruita su solide basi di felicità e di vera fede.


Chi non sa perdonare non sarà mai felice, chi odia sempre è una persona che diventa scura e il suo futuro sarà tetro, infelice anche se apparentemente felice, perchè si circonderà di esteriortità per coprire il malesse che porta in sè. Quindi curate subito i vostri piccoli e grandi mali, e vedrete che la felicità e l'amore sarà sempre in voi, per un futuro radioso e tranquillo. Molti nel mondo sono pieni di odio, perchè vorrebbero dominare altri, invece di chiedersi perchè loro non sanno amare, Dio non ha mai detto di essere irragionevole e illogico, ha sempre detto di essere giusti, di essere corretti, di essere onesti, ecc, ma l'uomo spesso non è fatto per essere tutto ciò, ma per ingannare anche l'onesto, per cui costoro non portanno mai creare una società basata sull'onestà, sull'amore, sulla pietà, sulla correttezza, e sul perdono e quindi creeranno un futuro fatto di "negatività" la quale non venendo corretta e trasfomata in "positività", genererà una società malata, corrotta, preda delle sue più turpi passioni, disordinata in tutto, anche se apparentemente e tecnologicamente avanzata, ma con un futuro che la portetà verso la sua distruzione, quindi curate il passato per ottenere un futuro per tutti giusto e felice.



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2-... L'intelligente si sa fermare è lo stolto che non ha freni.

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3- Non esiste la troppa educazione esiste la poca sensibilità.

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4- Se una persona non impara a farsi amare, la sua memoria si perderà nel tempo della memoria.

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5- Ci sono più cose oscure sotto questo sole, che cose chiare sotto la luna.

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6- I monumenti ci fanno compagnia in eterno, le persone una sola volta nella vita!

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7- Il timido non ti dirà mai che ti ama, ma te lo fa capire.

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8- Per una vita non li hai visti, ma al capezzale corrono tutti.

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9- L’età è solo una questione di tempo, i miei amici sono eterni.

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10- Dall’effetto sincero disinteressato dimostri chi sei, un grande amico!

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11- E’ più facile che sul letto della malattia ti venga a trovare una formica che gli amici.

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12- Non sempre si incontrano tesori, ma quando s’incontrano spesso ce li lasciamo sfuggire.

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13- La verità è il cardine della fede in Cristo, senza quella neppure la fede esiste più!

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14- Un genio, se non apprende la tecnica(pratica) non può dimostrare la sua genialità

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Tutti i geni di questa terra, per divenire tali ed essere riconosciuti tali, hanno appreso un arte, una cultura, una pratica o tecnica, alcuni per esempio il grande Leonardo da Vinci, non sarebbe stato tale, se non avesse fatto un percoso di vita sotto un maestro che gli insegnato alcune nozioni base, fondamentali per poi crescere, se non avesse letto, studiato, affinato la sua mente, non sarebbe stato quello che è poi stato nel tempo, un genio.
Così anche tutti gli altri, ad iniziare dai grandi della storia, fino ai giorni nostri, e così sarà sempre.
Io posso essere intelligentissimo ma se non ho la facoltà di parlare, non dimostro quel che valgo.

Ad eccezzione fatta per la conoscenza indotta da entità soprannaturali, solo in quel caso chi ne dispone potremo dire che è un super genio, ma non lo  è, perchè in realtà è la divinità che parla in lui, per cui la sua genialità non gli appartiene. Ad eccezziona fatta per un Dio incarnato!

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15- Se uccidi l'uomo uccidi l'arte!

E' ovvio, perchè senza l'uomo, nessuno produce e ammira l'arte.

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29 marzo 2016

16- La sapienza e la stoltezza

Quanto è piccola la Sapienza dell'uomo tanto è grande la sua stoltezza.


RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 5 parte.

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 5 parte.

Tacchinella al melograno

Tacchinella al melograno

Ingredienti



Una tacchinella di due chili

Cento grammi di burro

Ginepro

Tre melagrane

Un limone

Un rametto di rosmarino

Un bicchiere di vino bianco secco

Un bicchiere di brodo

Olio

Sale

Pepe



Procedimento



Condire la tacchinella internamente con una noce di burro e un pizzico di sale e pepe, legarla, salarla anche esternamente, metterla in una teglia, unire qualche cucchiaio di olio, il burro a fiocchi, il ginepro e il rosmarino. Cuocerla in forno caldo cospargendola ogni tanto con un po' di vino; a meta' cottura aggiungere il succo spremuto dai chicchi di un melograno. Tritare le regaglie della tacchinella, farle rosolare con un poco di olio, spruzzarle di vino e aggiungere il succo del secondo melograno; salare, pepare e cuocere per una decina di minuti. Tagliare la tacchinella a pezzi e sistemarla in una pirofila; sgrassare il fondo di cottura, unirvi il succo di mezzo limone e qualche cucchiaio di brodo e farlo ridurre un poco a calore vivo; completare infine la salsa con il rimanente burro, passarla al setaccio, versarla sulla carne, cospargere con i chicchi dell'ultima melagrana e mettere in forno caldo per qualche minuto.



Consigli


Cottura al forno Portare il forno a temperatura elevata prima di immettervi la carne. Aggiungere un piccolo recipiente a parte con un poco d’acqua per evitare che il cibo si secchi troppo.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:12
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PANE DELLA GRAZIE

PANE DELLA GRAZIE

Ingredienti


PREPARAZIONE DEL LIEVITO MADRE

Riempire una tazza di farina, 00
miele un cucchiaino
un cucchiaio di olio di girasoli
acqua calda quanta basta per fare una crema morbida ma non liquida .

mescolare all'acqua il miele e l'olio, aggiungere poi la farina e mescolare bene, porre poi per tre giorni, in luogo caldo e buoi a 20-22 °C , mescolando ogni giorno due volte al giorno, mattina e sera.

poi dopo i tre giorni, mescolare l'impasto con 1,5 Kg. di farina ,farina di grano saraceno, mescolare bene ed impastare a lungo con altra acqua tiepida,lasciare lievitare un altro giorno.

poi rimpastare aggiungendo :
250 grammi di miele.
50 grammi di burro, ammorbidito.


dividere in 12 pezzi fare panini rotondi e schiacciati,lasciare a lievitare finche non diventino doppi , consiglio tagliare la superficie dei panini come una scacchiera (tre linee orrizontali e tre liee verticali) e cospargerela superfiucie con una soluzione di acqua calda e miele.infornare quando il,forno è ben caldo a circa 180-220°C. per circa 25 minuti.



Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:09
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BISCOTTI DELLA MADONNA

BISCOTTI DELLA MADONNA

La ricetta mi fu insegnata da un veggente di Nome Renato Baron, Schio, Vicenza, io l'ho un po migliorata, ma naturalmente ogniuno può modificarla.


Ingredienti


Fare una sfoglia di farina, come la pasta per fare i tortellini ma più spessa, non mettere zucchero


Ripieno:
miele 250 grammi
150grammi di noci pulite e macinate
150 grammi di mandorle macinate
50 grammi di burro.

un rosso d'uovo sbattuto

Olio per friggere abbondante


Ottenuta la sfoglia, tagliare la pasta a triangoli

preparare l'impasto mescolando al miele gli altri ingredienti, mescolare bene.

mettere sui triangoli di pasta un po di impasto chiudere usando il rosso d'uovo .


Friggere i biscotti nell' olio bollente. Poi disporli su carta assorbente .


Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:09
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PANDORO DI TRADIZIONALE

PANDORO DI TRADIZIONALE


Origini del pandoro di Verona = Venezia

Vi sono svariate formule di ricette .

Ingredienti:


Farina - 300 g circa
Lievito di birra - 7,5 g
Vaniglia in polvere
Zucchero - 100 g
Uova - 4
Burro - 180 g
Sale
Zucchero a velo

Preparazione

fase 1

Sciogliere il lievito e un cucchiaio di farina in una piccola ciotola con poche gocce di acqua tiepida e un cucchiaio di zucchero. Coprire con un telo e lasciar riposare per circa 15 minuti. attenzione può uscire dal contenitore.

fase 2


Nel frattempo mescolare 60 g di farina, 25 g di zucchero, un uovo intero e una noce di burro sciolto a bagnomaria. Aggiungere il preparato con il lievito; impastare ulteriormente e velocemente. Coprire con il solito telo e lasciar riposare per almeno 2 ore.

fase 3


In un'altra ciotola mescolare 120 g di farina, 40 g di zucchero,una noce di burro fuso, un uovo e due bianchi, un pizzico di sale. Aggiungere la pasta che nel frattempo è lievitata e lavorare il tutto senza interruzione per circa un quarto d'ora, addizionando di tanto in tanto altri 50 g di farina. Ne deve risultare una pasta elastica e morbida. Ridurla ad una palla, coprirla con il telo e lasciar lievitare per almeno tre ore.

fase 4


A questo punto incorporare il resto del burro ammorbidito, lasciando da parte la quantità necessaria per imburrare la teglia.

Per incorporare il burro procedere in questo modo. Distendere la pasta lievitata su una superficie di legno infarinata ,con l'aiuto di un mattarello , distribuirvi sopra il burro, arrotolare la pasta su se stessa e spianatela col matterello infarinato. Riarrotolarla su se stessa e spianarla di nuovo con il matterello.(se volette potete utilizzare la macchina per fare la fogliariodatevi di meterla in doppio ed inserire il burro) . Ripetere l'operazione più volte. Lasciar poi riposare la pasta per 20 min .
Ripetere fase n° 4 ulteriormente più e più volte

. Far riposare l'impasto ancora per 20 minuti.
Ungere una teglia alta e stretta, cospargerla con un cucchiaio o due di zucchero e disporre l'impasto.

Coprire e lasciar lievitare in luogo tiepido per almeno 1 ora o fino a quando la pasta ha raggiunto il bordo. Nel frattempo accendere il forno ed impostare la temperatura a 180°C. Cuocere per almeno 30 minuti.
Lasciar raffreddare il dolce in forno , prima di toglierlo dalla teglia.
Prima di servirlo cospargerlo di zucchero a velo.

L'esecuzione è molto laboriosa .


Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:07
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PANDORO DI VERONA

PANDORO DI VERONA

Origini del pandoro

Da una ricerca molto approfondita pare che la sua storia risalga alla tradizione veneziana,veniva prodotto un pane dolce che dopo la cottura era rivestito da una lamina d'oro puro , naturalmente solo i ricchi se lo potevano permettere , da qui nasce il nome di questo prodotto , che poi venne adottato e modificato nel corso dei secoli, in altre città ,in una ricetta che non aveva solo il ricordo di un pane rivestoto di oro, ma anche di un pane dolce come "oro".

Vi sono svariate formule di ricette .

Questa ricetta è quella rapida .

Ingredienti:

gr. 150 di farina bianca ,

gr. 150 di fecola di patate,

gr. 150 di burro gr. 160 di zucchero

4 uova ,

2 cucchiai di lievito in polvere,

1 cucchiaio di cognac il succo di mezzo limone,

1 bustina di zucchero vanigliato


Preparazione


Dolce tradizionale veronese, la reale alternativa al classico panettone. Montate il burro in una terrina; unitevi uno alla volta i tuorli d'uovo; mescolate per non meno di mezz'ora. Mentre lavorate aggiungete lentamente lo zucchero, il succo di limone, il liquore. A parte avrete setacciato insieme la farina e la fecola; unite ad esse lo zucchero vanigliato. Collocate l'impasto nella forma apposita (alta e dotata di scanalature laterali) imburrata ed infarinata; non riempitela che per i 3/4. Infornate a caldo per 45 minuti. Cotto e raffreddato che sia, spolverizzate il pandoro con lo zucchero vanigliato.

Non è proprio di facilissima esecuzione.


Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:06
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SCARPETTE DI VENERE, semifreddo delizioso, sia nella presentazione che come nel gusto!


SCARPETTE DI VENERE

E' una vera ghittoneria da servire fredda , molto decorativa , fa il suo effetto , è una delizia .

INGREDIENTI

2 confezioni di Datteri = circa 60

1 noce cocco fresca

2 tuorlo d'uovo

zucchero a velo quanto basta

burro gr .100 - 120

scoza di limone grattuggita

aroma vaniglia

sale

gherigli di noce metà del numero dei datteri .

1/2 tazzina di Caffè concentratissimo , possibilmente arabica.

ESECUZIONE

la parte più difficile è la crema al caffè .

Tagliare da un lato il dattero ( non completamente ). Snocciolare e lavare bene i datteri , tenere solo quelli sodi ,( non quelli molli) , asciugarli .

Rammollire il burro ( non riscaldarlo ) in una terrina piccola ,aggiungere lo zucchero ,un pizzico di sale , i rossi d'uovo , l'aroma di vaniglia, la scorza di mezzo limone finemente grattuggiato , sbattere energicamente il tutto fino ad ottenre un impasto compatto . Preparare il caffè con la moka , poca acqua 1 tazzina , versare molto lentamente il caffè molto caldo nell'impasto mescolando velocemante , ogni tanto assaggiare il gusto , non deve essere assolutamente troppo forte , poi dipende dal gusto personale , mettere il composto in frigo per 2 ore circa , intanto rompere il cocco , togliere la parte dura e scura che avvolge la polpa bianca , grattarlo finemente in un piatto , rompere le noci ed estrarre i gherigli romperli a metà , passate le due ore , predisporre il piatto o il vassoio su dove si serviranno i datteri con una carta decorata tipo merletto da pasticceria , prendere i datteri uno alla volta ,inserire nel loro interno :

1. la crea al caffè poca

2. tuffate il gheriglio di noce nella crema e ponetelo all'interno del dattero / oppure mettete 1/4 di gheriglio dentro al dattero e poi con un cucchiaino la crema sopra.

3. spargete sul composto così ottenuto la polpa di cocco e riponete il dattero nel vostro vassoio, o piatto in modo a raggera , o come desiderate .

Non mette il cioccolato siconfonde il gusto delicato del caffe.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:05
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RICETTE DI CUCINA

INVITO TUTTI GLI UTENTI A SCRIVE LE LORO RICETTE DI CUCINA...



In questo blog inserirò, alcune ricette di cucina dato che sono amante della buona e san cucina di ogni tipo. Alcune sono di mia ideazione, altre alcune tradizionali, che certamente molti conoscono, altre ancora antiche ricette della tradizione italiana.

Premetto a me piace cucinare ma non mangio molto quello che faccio, anche i liquori che preparo non li bevo, salvo solo per assaggiarli se sono venuti bene, faccio tutto per gli altri.

Desiderei che gli utenti postino anche loro, le loro varianti e/o ricette.

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 4parte

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 4parte

Sardee in saor

Pesciolini in sapore o Sardee in saor

Lavare in acqua corrente 1 Kg. di pescheria (meglio sardine), lasciar scolare e friggerr in abbondante olio. Mentre sgocciolano, spolverati con sale, su un foglio di carta assorbente, preparare la salsa "in saor".
Per 1 Kg. di pescheria affettare molto sottili ½ Kg. di cipolle e farle appassire nell'olio. Non appena prendano colore, vale a dire non appena diventino bionde, spruzzarle con aceto di puro vino. Lasciar sobbollire un attimo e sistemare, sul fondo di una terrina, parte del pesce fritto, coprirlo con le cipolle, aggiungere l'altro pesce, coprire con altre cipolle e così via. Versare sopra a tutto il liquido rimasto. Aspettare circa due giorni prima di gustare questo manicaretto.
Secondo una ricetta antica, la salsa "in saor" dovrebbe essere arricchita con qualche pinolo e un po' d'uvetta fatta rinvenire nel vino.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:19
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Peverada

Peverada
Fare un bel trito con filetti d'acciuga (spinata, lavata), fegatini di pollo (o di faraona o di colombo), prezzemolo, scorza di limone, aglio (1 spicchio) e qualche fettina di sopressa (od anche di salame). Mettere in una terrina ed impastare con pane grattugiato. In una casseruola far soffriggere nell'olio d'oliva 1 spicchio d'aglio che, appena dorato verrà eliminato, poi aggiungere l'impasto preparato, salato e pepato. Mescolare col cucchiaio di legno, bagnare con succo di limone ed un tantino di aceto di puro vino. Se piace aggiungere anche una puntina di zenzero, ricordo dei commerci veneziani con l'Oriente.
Se si ha sottomano, si può arricchire il succo di limone con l'aggiunta di succo di melograna, remiscenza medievale.
La peverada può anche essere preparata nel seguente modo: l'aglio può essere accompagnato da una cipolletta affettata, che non va tolta e che viene completata da prezzemolo tritato insieme ad un pizzico di capperi e ad 1-2 peperoncini verdi e piccanti. Questa variante va diluita col sugo di cottura dei volatili arrostiti.
Ancora un'altra variante: alla salsa che si prepara nel solito modo, si può aggiungere 1 rognoncino (privato della sua pellicola) e trifolato con prezzemolo, erba salvia, rosmarino. Se piace anche con l'aggiunta di un trito di scorza d'arancio e di cedro candito altro souvenir orientale.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:18
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Zucca marinata

Zucca marinata
Ad 1 Kg. di zucca gialla si tolgono scorza, semi e si taglia a fettine non troppo sottili. Ben infarinate, le fettine si friggono in abbondante olio e poi, dopo averle lasciate scolare (spolverate di sale) su un foglio di carta assorbente si dispongono a strati in una terrina. Fra uno strato e l'altro mettere rosmarino tritato e, se piace il gusto, anche foglioline di timo. Irrorare il tutto con aceto fatto bollire insieme ad 1 spicchio d'aglio, 2 chiodi di garofano, sale, pepe.
Incoperchiare ed aspettare almeno 16 ore prima di servire questo antipasto vegetale.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:17
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Birra Egizia Al Pane

Birra Egizia Al Pane

Farina Di Orzo Integrale E Biologico - Pasta Di Datteri - Spezie
Nell'antico Egitto, fin dai tempi predinastici (4500 aC), la birra era un importante elemento della nutrizione quotidiana, ma curiosamente era preparata per lo più con il pane. Anzi, visto dal punto di vista del birraio, il pane poteva anche essere considerato una sorta di semilavorato indispensabile per la preparazione della birra. In larghe vasche, i garzoni dei panificatori impastavano con i piedi, sorreggendosi con una pertica, una grande massa di farina di orzo (e anche di farro) con acqua. Con la pasta ottenuta riempivano dei piccoli testi, come i nostri vasetti di terracotta per le piante, alti dai 5 ai 25 cm. Li ammucchiavano a piramide, accendevano il fuoco al di sotto della pila e in tal modo li cuocevano soltanto superficialmente. Facevano attenzione, anzi, che all'interno i pani risultassero ancora crudi, in modo da poter fermentare in seguito. Tolti i pani semicotti dalle fornette, li spezzavano, li ammollavano in acqua contenente pasta di datteri (più economica, certo, del miele) e li lasciavano fermentare nelle vasche. L'impasto era poi filtrato e il liquido ottenuto era travasato in grosse giare chiuse con tappi di terracotta. Questa birra poteva variare per gusto, aromi e gradazione a seconda del cereale, della quantità di zuccheri e delle erbe usate nella macerazione (salviasclarea, cardamomo, rafano, angelica ecc.). Ma certo gli egizi non usavano nè il luppolo nè il caramello di zucchero e quindi la birra egizia doveva avere un sapore, un colore e un aroma totalmente diversi dalle nostre birre moderne. Almeno fino al 1440 aC e oltre (Nuovo Regno) la birra egizia era ancora preparata in questo modo, senza la germinazione preventiva dei chicchi d'orzo in acqua, utilizzando invece le muffe e i fermenti spontanei presenti nell'aria e nella farina



Birra Stout

1800 G Estratto Di Malto - 450 G Malto Nero In Grani - 230 G Malto In Grani - 85 G Luppolo - 1400 G Zucchero Caramellato - 1 Bustina Lievito
Riscaldate 4.5 litri d'acqua in un recipiente adatto, pulito e sterilizzato (per esempio di acciaio, di alluminio o smaltato), quando è calda scioglietevi l'estratto di malto un po' alla volta e mescolate in continuazione. Portate ad ebollizione, aggiungete metà del luppolo e se previsto dalla ricetta anche il malto in grani sbriciolato. Mescolate bene e portate rapidamente in ebollizione, mescolate e fate bollire per 25 minuti. Aggiungete il resto del luppolo, continuate a bollire per altri 5 minuti. Togliete il recipiente dal fuoco e lasciatelo raffreddare per alcuni minuti. . Mettete lo zucchero nel contenitore per la fermentazione ed aggiungeteci il mosto filtrandolo. Versate un po' d'acqua calda nel filtro per ripulirlo e fate sgocciolare. Mescolate il mosto finché lo zucchero non si è completamente sciolto. Riempite d'acqua fino a 23 litri, lasciate raffreddare fino a 24 gradi (importantissimo! aspettate i 24 gradi altrimenti il lievito, che verrà aggiunto in seguito, morirà). Controllate per mezzo di un 'beer hydrometer' se il peso specifico iniziale del mosto corrisponde a quello della ricetta, se necessario aggiungete zucchero. Aggiungete la bustina di lievito ed agitate vigorosamente. Coprite il contenitore con un panno e lasciate riposare il mosto in un posto caldo (20--25 gradi) dai 5 ai 14 giorni (mediamente 7) fino al termine della fermentazione. Dopo 1 giornata si forma in superfice della schiuma che - deve venire rimossa, prima del termine della fermentazione sarà forse necessario rimuovere la schiuma una seconda volta. La fermentazione è terminata quando non salgono più bollicine in superfice o quando il peso specifico finale è quello previsto dalla ricetta. La birra è pronta per essere imbottigliata. Mettete nelle bottiglie sterilizzate da 1/2 litro 1 cucchiaino di zucchero e riempitele fino a 2.5 centimetri dal bordo utilizzando un tubo di gomma. Se il tubo ha anche un sifone è più facile non risucchiare il sedimento. Il sedimento può essere recuperato e conservato in congelatore come lievito per la successiva produzione. Tappate le bottiglie con un tappo a corona per mezzo di una tappatrice e conservatele a 21--25 gradi per 4--7 giorni. Lo zucchero serve a produrre il gas, se ne aggiungete di più la bottiglia esploderà, se ne aggiungete di meno la birra sarà meno gasata. Spostate le bottiglie in un luogo fresco (7-10 gradi) per 5-10 giorni. Questa operazione serve a fare depositare i sedimenti. La birra è pronta ma sarà più buona se lasciata più a lungo in bottiglia, il top viene raggiunto ad un mese dall'imbottigliamento.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:17
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TIRAMISU' DI TUTTI I TIPI

iramisù Al Mascarpone

300 G Biscotti Savoiardi - 500 G Mascarpone - 4 Uova - Rum - 7 Cucchiai Zucchero - 1 Tazza Caffé Ristretto - Cacao Amaro In Polvere
Sbattere bene i tuorli e 5 cucchiai di zucchero; unire mascarpone e 3 cucchiai di rum, quindi gli albumi montati. Mischiare caffé, rum e 2 cucchiai di zucchero; allungare con poca acqua e inzupparvi i biscotti. In uno stampo alternare uno strato di biscotti a uno di crema al mascarpone fino a esaurire gli ingredienti. Mettere in frigorifero per almeno 1 ora. Spolverizzare di cacao.

Tiramisù (2)

2 Uova - 150 G Zucchero - 200 G Mascarpone - 1 Scatola Biscotti Savoiardi - 2 Cucchiai Vino Marsala - Caffé - Cacao In Polvere
Sbattere i tuorli con lo zucchero, unire il mascarpone, il marsala e gli albumi montati a neve. In un recipiente rettangolare fare uno strato di biscotti bagnati nel caffé e uno strato di crema, continuare fino ad esaurimento degli ingredienti, spolverizzare con il cacao e mettere in frigorifero per 2 ore prima di servire.

Tiramisù (3)

2 Uova - 1 Scatola Biscotti Savoiardi - 200 G Mascarpone - Cacao Amaro - 2 Cucchiai Zucchero - 2 Cucchiai Grand Marnier (o Brandy) - Caffé Amaro
Preparare il caffé a cui si aggiungerà il Grand-Marnier o il Brandy. Si separano le uova, mischiando i tuorli con lo zucchero e montando il bianco a neve, quindi, si unirà il mascarpone ai tuorli e, successivamente, il bianco montato mescolando piano. Si prende una teglia in cui si prepareranno degli strati, iniziando con i biscotti imbevuti nel caffé, poi si spalma uno strato di mascarpone, di nuovo i biscotti, nell'ultimo strato col mascarpone si farà una velatura di cacao amaro. Mettere in frigo e servire freddo.

Tiramisù (4)

400 G Biscotti Savoiardi - 250 G Mascarpone - 4 Uova Intere - 4 Cucchiai Zucchero - 6 Tazzine Caffé Amaro - Essenza Di Rum - Cacao Amaro In Polvere
Batti i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema fine, aggiungi il mascarpone rendendo il composto omogeneo e infine gli albumi montati a neve. Aggiungi al caffé un po' di rum. Ora prepara una pirofila e fai degli strati di savoiardi inzuppati al caffé, ricoperti di crema e spolverati di cacao fino a finire gli ingredienti.

Tiramisù (5)

800 G Mascarpone - 8 Uova Freschissime - 1/2 Bicchiere Rum - 200 G Zucchero - Cacao In Polvere - 750 G Biscotti Savoiardi - 100 Cl Caffé
Preparate il caffé, che non deve essere molto forte, e mettetelo in una ciotola a raffreddare. Separate i tuorli dagli albumi e tenete questi ultimi da parte. Lavorate i tuorli con lo zucchero energicamente fino ad ottenere un composto spumoso e poi incorporatevi il mascarpone che deve essere molto fresco. Amalgamate bene e poi versatevi il rum. Intanto montate gli albumi a neve ferma e poi unite anch'essi alla crema di mascarpone. Ora cominciate a bagnare i savoiardi nel caffé e disponeteli in una pirofila, fatene un primo strato e copriteli con la crema. Bagnate altri savoiardi, fate un altro strato e coprite con altra crema continuando fino ad esaurimento degli ingredienti (con questa dose vi occorreranno almeno due pirofile). Sull'ultimo strato di crema spargete una buona quantità di cacao in polvere fino a ricoprire tutto e poi mettete in frigo per 4-5 ore prima di servire.

Tiramisù (6)

4 Uova - 250 G Mascarpone - 1 Formaggio Fiorello - 1 Formaggio Philadelphia - 250 G Panna Da Montare - Caffé - Liquore - Cacao Amaro - Biscotti Savoiardi - 5 Cucchiai Zucchero
Sbattere i tuorli con 3 cucchiai di zucchero, unire il mascarpone, il fiorello, la philadelphia, la panna montata con 2 cucchiai zucchero. Iniziare gli strati con i biscotti bagnati nel caffé con il liquore, poi il composto, un altro strato di biscotti e così via, per ultimo fare uno strato di composto e dare una spolverata di cacao amaro

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:15
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Frittelle per tutti i golosi

Frittelle Dolci

Farina Di Castagne - Uva Passa - Pinoli - Olio D'oliva - Zucchero
Impastare la farina, l'uva passa e i pinoli con acqua in modo che il composto sia abbastanza liquido; versare con un cucchiaino il composto nell'olio bollente, e scolare quando diventano scure; spolverare con zucchero.

Frittelle Dolci (2)

300 G Farina - 4 Mele - 1 Pizzico Sale - 1 Pizzico Bicarbonato - 3 Cucchiai Zucchero - 1 Cucchiaio Zucchero A Velo
Mescolare la farina con il sale, lo zucchero e il bicarbonato. Sbucciare le mele e tagliarle a fettine. Unirle alla pastella e friggere a cucchiaiate nell'olio bollente. Spolverizzare con lo zucchero a velo e servire caldissime.

Frittelle Dolci (3)

150 G Farina Bianca 00 - 70 G Zucchero Semolato - 50 G Farina Gialla - 50 G Uvetta Sultanina - 20 G Pinoli - 2 Uova - Zucchero A Velo - Lievito In Polvere - 1 Limone - 1 Cucchiaio Rum Bianco - 1 Cucchiaio Sherry (o Vino Marsala Secco) - Olio Per Friggere - 1 Pizzico Sale
Sbattete le due uova con lo zucchero semolato, unendo la scorza grattugiata di mezzo limone, una cucchiaiata di Rum e una di Sherry o di Marsala. Unite poi un pizzico di sale, l'uvetta pulita in un telo umido ed i pinoli; incorporatevi la farina gialla e quella bianca setacciate insieme a tre quarti di bustina di lievito. Ponete sul fuoco la padella dei fritti con abbondante olio, o strutto, e quando sarà ben caldo tuffate in esse il composto preparato mettendone un cucchiaino scarso per volta, ottenendo così delle frittelle rotonde e ben gonfie. Appena saranno dorate e leggermente croccanti all'esterno scolatele e fatele 'asciugare' su carta da cucina sistemandole poi sul piatto. Spolverizzate di zucchero al velo fatto scendere da un setaccino e servitele calde, tiepide o fredde.

Frittelle Dolci (4)

100 Cl Latte - 100 G Zucchero - 1 Pizzico Sale - 300 G Riso - 100 G Uvetta Sultanina - 100 G Cocco Grattugiato - 2 Uova - Olio D'oliva - Farina
Portare ad ebollizione il latte con lo zucchero e il sale, unire il riso, l'uvetta, il cocco e cuocere, su fuoco basso e mescolando spesso, finché il latte sarà stato assorbito completamente. Far intiepidire, unire le uova e versare il composto su un piano unto di olio, livellarlo, farlo raffreddare, tagliarlo a losanghe, infarinarle e friggerle in olio bollente. Cospargerle di cocco.


Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:14
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Trote con salsa di mandorle


Trote con salsa di mandorle

Ingredienti



Quattro trote da duecento grammi l'una

Cinquanta grammi di mandorle tostate

Cinquanta grammi di burro

Cinquanta grammi di farina

Due spicchi d'aglio

Un limone

Prezzemolo

Olio per friggere

Sale


Procedimento



"Eliminate le interiora, squamate il pesce, sciacquatelo sotto acqua corrente e asciugatelo. Salate e infarinate le trote e friggetele in abbondante olio; lasciate il pesce fritto da parte e al caldo. Tritate l’aglio, le mandorle e il prezzemolo; mettete il trito nel tegame dove avrete riscaldato il burro e un poco d’olio della frittura, bagnate con il succo di mezzo limone, mescolate bene e fate attenzione a non far dorare il trito. Distribuitelo sui pesci e servite immediatamente."



Consigli



Frittura Quando si frigge, l’olio deve essere sempre ben caldo, molto importante è non far raggiungere il punto di fumo, in modo da non creare delle tossine che possono far male

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 3 parte.

RICETTE DI CUCINA  E CONSIGLI  3 parte.
Fegato alla veneziana con polenta

Fegato alla veneziana con polenta

Ingredienti



Cinquecento grammi di farina gialla

Cinquecento grammi di fegato di vitello

Un chilo di cipolle

Cinquanta grammi di burro

Olio

Sale

Pepe


Procedimento



"Affettare sottilmente le cipolle e metterle a cuocere in olio e burro con sale, pepe e un bicchiere d’acqua, a fuoco basso e per circa un’ora. Nel frattempo che le cipolle cuociono preparare una polenta ben soda e tenerla in caldo. Tagliare il fegato a striscioline sottili, versarlo nella cipolla ormai arrivata al punto di cottura e farlo rosolare per pochi minuti, salandolo e pepandolo alla fine. Versate il fegato e le cipolle sulla polenta e servite.La classica polenta bergamasca, piuttosto soda, si prepara con una quantità di acqua pari a quattro volte il peso della farina; se vi piace più morbida aumentate la quantità di acqua."



Consigli



Questo piatto deve essere servito ben caldo e mai riscaldato

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:24
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Sugo ae vongoe e peoci; Risi e bisi; Fasoli sofegai; Sigoli;

Sugo ae vongoe e peoci.....


Ingredienti

1 kg di vongole

1/2 kg de peoci

1 kg di pomodori maturi

Prezzemolo

Aglio

Pepe

Sale


Procedimento

Lavare molto bene le vongoe e peoci, passarle in mà tecia assuta, querserle e metterle sul fuogo per farle versere. A lavoro ultimà stacare le vongoe e i peoci dal gusso e metterli in nà tecia. Aggiungere all'acqua delle vongoe e peoci, che gavì ben filtrà, i pomodori, pelai e privai dai semi, pévare, sae e quando il sugo sarà addensà aggiungere le vongoe e staltri con presemolo e aio tritao. Servire sora la pastasuta fumante.


Fasioi sofegai
Ingredienti :
- Fagioli lessi
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- prezzemolo
- 1 cipolla
- salsa di pomodoro
- olio di oliva
- sale Dopo aver fatto lessare i fagioli preparare un soffritto con tutti gli odori tritati finemente. Aggiungere la salsa di pomodoro e dell'acqua calda facendo amalgamare bene il tutto. Aggiungere i fagioli e far cuocere per 30 minuti.


Pasta e fasioi
Ingredienti per 4 persone:
- 1 chilo di fagioli freschi
- 1 litro di acqua
- 150 grammi di pasta
- 1 carota
- 1 cipolla Mettere in unapentola l'acqua con la carota e la cipolla tritate ed i fagioli. Fate cuocere con coperchio per circa 2 ore a fuoco basso. A questo punto levare il coperchio, alzare la fiamma come se si dovesse cuocere quel tipo di pasta che è stata scelta, ed aggiungerla. Quando la pasta è al dente (tempo variabile dai 6 ai 12 minuti), spegnere il fuoco, rimettere il coperchio e lasciar riposare per 15 minuti. Aggiungere sale e pepe a piacere, e servire.



Risi e Bisi
Ingredienti per 4 persone:
- 250 grammi di riso
- 1 chilo di piselli non surgelati
- 50 grammi di burro
- 1 litro di brodo
- 2 cucchiai di olio d'oliva
- 3 cucchiai di prezzemolo tritato
- 1 cipolla Sgusciare i piselli, e mettere i baccelli vuoti in 2 litri di acqua e sale. Cuocere a fuoco lento per un'ora. Eliminare i bacelli e mettere a cuocere, nel frattempo cuocere a fuoco basso la cipolla tritata con l'olio ed il burro. Poi aggiungere i piselli con il brodo ottenuto dai baccelli, infine alzare la fiamma ed aggiungere il riso, mescolando durante la cottura. Di tanto in tanto aggiungere un bicchiere di brodo se il riso ne dovesse assorbire troppo. Una volta cotto il riso (in un tempo variabile tra i 15 ed i 20 minuti, a seconda della qualità), togliere dal fuoco, aggiungre sale e pepe a piacere, il burro rimasto ed il prezzemolo tritato. Mescolare e servire con l'aggiunta opzionale di formaggio grana grattuggiato.



Sugoli
Ingredienti :
- 1 litro di mosto di vino rosso
- scorza di limone
- 70 gr di zucchero
- 1 bicchiere di vino rosso
- pinoli
- uva sultanina
- un pizzico cannela
- 2 chiodi di garofano
Bollire il mosto con la scorza del limone e lo zucchero. Far rinvenire l'uva ultanina in 1/2 bicchiere di vino caldo. Impastare a parte 1/2 bicchiere di vino rosso con la farina e versale il composto nel mosto che bolle. Unirvi una manciata di pinoli, l'uva sultanina, la cannella ed i chiudi di garofano. Far bollire per 10 minuti e far raffreddare la crema ottenuta. Consumarla a temperatura ambiente.



Sugoli"n°2
Ricetta che accompagna la vendemmia, ma che si può esguire anche in altre stagioni, sostituendo al mosto il vino.
Si incomincia col far bollire 1 litro di vino rosso (preferibile il mosto, naturalmente) insieme a 3 cucchiaiate di zucchero, ed 1 scorza di limone. A parte si diluiscono in ½ bicchiere di vino 4 cucchiaiate di farina bianca e, lentamente, si aggiunge il vino che sta bollendo, arricchendo con una manciattella di pinoli e di uvetta (fatta rinvenire precedentemente in poco vino caldo), un pezzetto di cannella, 2 chiodi di garofano. Lasciar bollire per 10 minuti.
Si ottiene in tal modo una specie di crema che si mangia fredda

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:24
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Zaletti

Zaletti
Per finire ancora una ricetta di biscottini, specialità di Venezia. In una terrina s'impastano 3 etti di farina gialla (di quella macinata fine) un cucchiaio di farina bianca, 2 tuorli, 150 gr. di burro fuso ed altrettanto di zucchero, 1 etto di uvetta (fatta rinvenire nel latte tiepido) ed 1 etto di pinoli. Mescolare bene col cucchiaio di legno, formare dei minuscoli panini che si dispongono sulla placca del forno, passato al burro. Cuocere a fuoco giusto.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:22
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Baicoli

Baicoli
I biscotti più noti, fragili e croccanti, leggeri ed appetitosi. Sono piuttosto laboriosi da preparare ma ne vale la pena. S'incomincia col disporre a fontana, sulla superficie del tavolo 70 gr. di farina per mescolarvi 15 gr. di lievito di birra (sciolto in poco latte tiepido). E s'incomicia con l'impastare sino ad ottenere una specie di palla alla, quale si traccia una croce (adoperando un coltello) sulla superficie, prima di metterla a lievitare per mezz'ora, tenendola coperta con un tovagliolo pulito. Poi, quando la palla avrè raddopiato il suo volume, la si mette sul tavolo aggiungendovi 300 gr. di farìna, ½ etto di burro, un pizzico di sale, ½ etto di burro fuso, un albume sbattuto.
Il tutto va impastato energicamente, bagnando ogni tanto con poco latte tiepido per ottenere una bella pasta soda che si divide in 4 parti. Ognuna di queste parti va arrotolata sino ad ottenere una specie di cilindro di circa 30 cm. di lunghezza. I 4 cilindri ottenuti si dispongono sulla placca del forno, leggermente unta, e non troppo vicini fra loro. Coprire con un tovagliolo pulito e lasciare lievitare per circa un'ora e mezza. A questo punto introdurre la placca nel forno, già caldo ed aspettare 10 minuti, sino a quando la pasta si colorerà di rosa, senza fare però la crosta. Togliere allora la placca del forno, ricoprire il tutto col solito tovagliolo e lasciar raffreddare per 48 ore. Ed ecco arrivato il momento di tagliare i "cilindri biscottati" a fettine sottili ed in sbieco, come se si trattasse di un salame. I "baicoli" così ottenuti si rimettono sulla placca del forno, già riscaldata, e si fanno biscottare sopra e sotto, a calore moderato. E i baicoli sono pronti per essere gustati, ma prima bisogna lasciarli raffreddare.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:22
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Ciambelline alla veneziana

Ciambelline alla veneziana
Disporre sulla spianatoia 1 kg. circa di farina bianca, rompervi 3 uova ed impastare con 300 gr. di zucchero, 200 gr. di burro fuso, scorza di limone grattugiata, un pizzico di limone, una spolverata di cannella in polvere, ½ bicchiere di vino dolce. Impastare bene e formare delle ciambelline che si dispongono sulla placca del forno imburrata. Anche le ciambelline vanno unte con burro fuso e fatte dorare a calare moderato.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:21
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Pandoli

Pandoli
Per prima cosa si sciolgono 100 gr. di lievito in poco latte tiepido e s'impastano con qualche cucchiaiata di farina. Poi il tutto va messo nella farina (circa 9 etti) disposta a fontana, rompendovi 4 uova ed impastando con 1 etto di zucchero, un pizzico di sale e 2 etti di strutto (od anche di burro fuso). Lavorare bene e formare i pandoli, focaccette allungate che si mettono sulla placca del forno, imburrata. Tenerli distanti fra loro e lasciar lievitare leggermente prima di cuocere in forno a calore moderato.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:21
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Torta turchesca

Torta turchesca
Arrivata a Veriezia con un carico di spezie, qualche secolo fa, questa ricetta ha resistito nel tempo anche perchè, rielaborata da G. Maffioli, si è adeguata alle "esigenze" della cucina moderna. Si fanno cuocere in 1 litro di latte 3 etti di riso, addolciti con 100 gr. di zucchero. Il riso cotto ma non completamente, va scolato e messo in una terrina per amalgamarvi ½ etto di pinoli, 70 gr. zibibbo, 10 datteri snocciolati e spezzettati, 2 tuorli e 2 uova intere. Mescolare il tutto col cucchiaio di legno, aromatizzare con acqua di cedro od essenza di rose e versare in uno stampo imburrato e passato al pangrattato. Lasciar, cuocere a forno caldo. Servire caldo oppure tiepido.

RICETTE DI CUCINA seconda parte

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 2parte
Pizza di Pane

La pizza di Pane

è una mia ideazione per non buttare via il pane del giorno dopo e di qualche giorno. L'importante che il pane non sia biscotto o secco, inoltre il pane non deve avere presenza di muffe.

Prendere il pane togliere la mollica interna, circa 250-300 gr.
metterla da parte, aggiungere 1/2 bicchirino di birra bionda, aggiungere livito di birra quanto basta per 250 gr di farina, aggiungere farina tipo 00, aggiungere un cucchiaino di zucchero, il sale non troppo, la panna 1/2 vasetto 100gr, aggiungere l'acqua quanto basta, olio, 1/2 bicchierino di alcool per dolci.

mette a mollo la mollica di pane con acqua e panna, due cucchiai di olio di oliva o cocco
mettere e fermentare il lievito di birra secco o fresco con zucchero, birra.
mescolare alla farina il sale.

mescolare tutto assieme, aggiungere l'alcool, si deve ottenre una pasta morbida non troppo compatta, lievemente appiccicosa.
stenderla sulla teglia della pizza, lasciarla livitare almeno 1 ora.
farcitela di quello che volete.
cottura segue le medesime caratteristiche di una normale pizza.


Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:45
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TORTA DELLA DUCHESSA

TORTA DELLA DUCHESSA

200 g di burro, 120 g di miele, 100 g di zucchero, 350 g di farina, 1 e mezzo bicchiere latte intero, 80 g di gherigli di noci, 3 rossi uova, rhum, 150 g di pinoli, 1 bustina di lievito chimico per dolci.



Far ammorbidire il burro e tagliarlo a pezzetti, metterlo in una terrina, unirvi lo zucchero, poco alla volta, sempre mescolando. Ottenuta una crema spumosa, unire il miele e 2 cucchiai di rhum.
Incorporare i tuorli e continuare a sbattere finché il composto sarà ben gonfio; poi unire le noci tritate e 50 gr di pinoli e alla farina, continuando sempre a mescolare, inserire infine il latte sbattere bene con la frusta (regolarsi che l'impasto deve essere morbiso, ma non eccessivamente liquido), solo alla fine aggiugete il lievito chimico, mescolate ancora bene per pochi minuti. Imburrare uno stampo, rovesciarvi l'impasto e coprire la superficie con i pinoli. Infornare la torta a 180° C, per 30 muniti circa.

e' molto buona....

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:30
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Pasta madre.

Pasta madre.

Per fare la pasta madre servono i seguenti ingredienti:

farina tipo 00 / 01 - 250 gr.
acqua caldina - 100 gr.
zucchero - 2 cucchiai
olio di girasole - 1 cucchiaio.
Tempo che occorre per fare la pasta madre 2 giorni.

Mescolare lo zucchero con l’ acqua, mettere anche l’olio di girasole, e infine inserire la farina di grano tenero, o di grano duro, mescolare bene, deve rimanere molto molliccia, lasciare a riposare per 12 ore, in luogo caldo , coprire con un coperchio. Dopo di che lavorare ancora per 15 minuti, poi lasciare lì ancora per 12 ore, ripetere l’operazione, x un latro giorno. Dopo di che, potete prendere una parte della pasta madre che ha lievitato e unirla con la farina di cui avete bisogno per fare la vostra ricetta, che può essere: pane, dolci, pizza.

Preparare pane o pizza con pasta madre:

Unite 50 gr circa di pasta madre a 250 gr di farina, acqua caldina, sale non molto, se volete potete aggiungere altre spezie o olio, burro, strutto, uova, farine diverse, semi precotti, uvetta, frutta/verdura: banane, patate, pomodori, ecc.. se fate pane. Amalgamate bene il tutto, massaggiate finche non diventi una pasta morbida, sbattetela più volte, ponetela in una terrina, coprite con un canovaccio e lasciate lievitare per almeno 12 ore finche il volume sia raddoppiato, dopo di che prendete la vostra pasta, ponetela nella forma o fate panetti, lasciate riposare ancora 3 ore in luogo caldino e in fine prima di porla nel forno, accendete il forno alla temperatura di 200° C, inserite nel forno sotto la piastra della pizza o del pane che dovrà essere posta mezza altezza del forno, un tegame contente acqua salata. Ponete il vostro pane, pizza o dolce, nel forno per soli 5 minuti alla temperatura di 200° C, poi abbassate la temperatura a 180° C, fate cuocere finché non diventa dorata la crosta o non sia cotta la pizza circa 20-25 minuti.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:29
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BUDITTONE DI GENNAIO

BUDITTONE DI GENNAIO

Occorrente, un panettore mod. miseria. Uno di quelli avanzati regalati nei pacchi delle ditte, o di altra aliena provenienza, che nessuno si è mai azzardato ad aprire perchè già sapeva che era di pasta sugheriforme insapore e inodore.

Due pacchetti di budino, uno alla crema uno alla cioccolate e se siete ghiotti oltremodo uno anche al caramel.

Preparate i due o tre budini in casseruole diverse come da specifiche del costruttore.

Tagliate a fette orizzontali, l'immangiabile osceno sugheriforme panettone.

Bagnate le fette in qualche liquore di vostro gradimento, il ruhm va benissimo.
Poi disponete la prima fetta in una pentola adatta a contenere tutto il panettone e riempite fino a coprire con il composto del primo budino. Poi aggiungete una fetta e riempite con il secondo budino e così via fino arrivare al tappo del panettone.
Mettere in frigo per almeno 12 ore.

Togliere dalla pentola ribaltandola e schiaffeggiandola sul fondo, tanto è fredda.

Otterrete il famoso Budittone di Gennaio. Ottimo come dessert, poco costoso e sopratutto "tanto".

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:28
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Polenta e osèi

Polenta e osèi

Ingredienti

Dodici quaglie

Trecento grammi di salsiccia

Cento grammi di burro

Salvia

Un bicchiere di vino bianco

Olio

Sale

Pepe


Procedimento



Tagliare i becchi e le zampe degli uccelli, poi spennarli, fiammeggiarli e svuotarli dalle interiora. Infilateli su uno spiedino alternandoli con pezzi di salsiccia. In un tegame fate sciogliere il burro e olio con qualche fogliolina di salvia. Adagiate gli spiedini, bagnate con il vino e lasciate cuocere per quindici minuti a recipiente quasi coperto e altri quindici minuti scoperto. Preparate una polenta tradizionale e servitela accompagnata con gli spiedini e bagnata con il loro sugo.



Consigli



Per dare più sapore al piatto si può aggiungere agli spiedini anche dei pezzetti di pancetta.

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:27
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Frittelle Di Zucca Alla Veneziana

Frittelle Di Zucca Alla Veneziana

1 kg Zucca Gialla - 150 G Uvetta Sultanina - 100 G Fior Di Farina Bianca - 1 Bustina Lievito chimico - 1 Limone - Zucchero Semolato - Sale - Olio Di Semi
Le dosi sono per circa 30 frittelle. Mettete a bagno in acqua tiepida l'uvetta sultanina. Mandate e lavate la zucca, poi tagliatela a pezzi, metteteli in una piccola casseruola, copriteli appena appena di acqua e fateli cuocere per circa 20 minuti a partire dall'inizio dell'ebollizione. Posateli poi in un telo e stringendo questo fate uscire tutta l'acqua in essi contenuta. Ponete la zucca in una ciotola, unite l'uvetta ben strizzata dall'acqua e asciugata, due cucchiaiate di zucchero, la farina e il lievito fatti cadere insieme da un setaccino, una bella presa di sale e la rapatura del limone. Mescolate bene gli ingredienti indi formate tante palline grosse poco più di una noce (in altre località del veneto friggono invece il composto a cucchiaiate) friggendole in olio di semi bollente o nello strutto. Mano a mano che le togliete mettetele su un piatto coperto da carta di tipo assorbente, cospargete di zucchero semolato (o a velo) e appena tutte saranno pronte servitele

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 17:26
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Stoccafisso alla vicentina n°2

Stoccafisso alla vicentina n°2

Ingredienti



Un chilo di stoccafisso

Quattro filetti d'acciuga

Tre quarti di latte

Trenta grammi di burro

Un quarto di cipolla

Mezzo spicchio d'aglio

Due cucchiai di parmigiano grattugiato

Un bicchiere di vino bianco

Cento grammi di farina

Prezzemolo

Cannella

Olio

Sale

Pepe



Procedimento



"Lasciate a bagno, cambiando spesso l’acqua per quarantotto ore lo stoccafisso, raschiatelo e spinatelo senza togliere la pelle. nfarinate i pezzi di pesce e disponeteli in una teglia, insaporiteli con sale, pepe, e spolverizzateli con la cannella e abbondante parmigiano. parte soffriggete nell’olio la cipolla e l’aglio tritati, stemperate nel soffritto le acciughe lavate e spinate. Aggiungete il prezzemolo trito e bagnate con il vino; appena questo tende ad asciugarsi, versate il latte e infine il burro. Con questa salsa preparata, bagnate lo stoccafisso, coprite il recipiente e cuocete in forno a 200° fino a che il sugo si è asciugato."



Consigli



"Questo piatto deve essere servito ben caldo e accompagnato da fette di polenta dura. e migliori pescherie forniscono dell'eccellente stoccafisso già ammollato; il costo è leggermente superiore, si evita però l'operazione dell'ammollo che lascia in casa un cattivo odore."






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Stoccafisso mantecato



Ingredienti



Un chilo di stoccafisso

Mezzo litro di latte

Uno spicchio d'aglio

Olio

Sale



Procedimento



Lasciate a bagno, cambiando spesso l'acqua per quarantotto ore lo stoccafisso. Lessate lo stoccafisso e poi spinatelo senza togliere la pelle. Stropicciate una teglia con lo spicchio d'aglio e mettetevi lo stoccafisso, iniziate a sminuzzarlo con un cucchiaio di legno, appena incomincia a diventare caldo aggiungete sempre mescolando e alternando dei cucchiai di latte, con altri d'olio.



Consigli



"Questo piatto deve essere servito ben caldo . e migliori pescherie forniscono dell'eccellente stoccafisso già ammollato; il costo è leggermente superiore, si evita però l'operazione dell'ammollo che lascia in casa un cattivo odore."

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI prima parte

RICETTE DI CUCINA E CONSIGLI 

Come fare una ottima spesa …



Come fare una ottima spesa …


Questo discorso è leggero, tanto per dir qualcosa di diverso …
Qualcuno dirà che tutti siamo capaci di fare la spesa, siamo veramente sicuri?
Generalmente tutti facciamo la spesa prendendo quello che troviamo, senza effettivamente soffermarci valutare quello che prendiamo. Io parto dal presupposto che i soldi che dai al negoziante sono buoni, per cui vorrei della merce che valga veramente quello che è. E non sia inferiore.
Partiamo subito dalla spesa di alimentari che è quella con cui abbiamo a che fare quasi tutti i giorni …
Generalmente se vado dal fruttivendolo, è lui che mi da la merce e non mi permette di scegliere, è una questione di furbizia questa, perché il fruttivendolo ti vende quello che vuole lui, un po’ di tutto. D'altronde la merce va venduta tutta, se no, poi la gettano. Io invece non amo andare dal fruttivendolo ma preferisco il supermercato, per poter scegliere da me quello che voglio. Ovviamente scelgo un supermercato molto fornito sia in merce che con grande variabilità di prezzi.


Andiamo virtualmente al banco dei vegetali ….


Quali sono le regole da seguire?
Naturalmente questo non è per daltonici che si dovranno affidare ad altre persone.
Vista
Olfatto
Tatto
La vista è necessaria per vedere il colore, la forma, l’aspetto di come si presenza il vegetale.
L’olfatto è necessario, per percepire l’odore del vegetale, che ci dice se è maturo, o se non lo è.
Il tatto che ci permette che di capire se il nostro vegetale è sano o maturo, ecc.
Quindi quando vi trovate innanzi al banco dell’ortofrutta spalancate bene gli occhi, penseranno che siete via di testa, questo serve per aumentare la percezione del colore individuerete subito la frutta o la verdura fresca, il sottoscritto è abituato, è per me naturale. Aprite bene le narici, quando sarà il momento per odorare meglio l’ambiente e il singolo prodotto.


Questi sono fondamentalmente gli aspetti più importanti …
Molto spesso per la fretta o per la pigrizia, o per l’incapacità le persone si accontentano di quello che trovano, solitamente va tutto bene, il sottoscritto no!
Qualcuno dirà che ci metto un eternità a fare una spesa del genere, nulla di più di sbagliato, io, sono velocissimo un vero fulmine, ma vi insegnerò a farlo bene, velocemente dipende da voi.


Partiamo dalla verdura ….


Carote, che sono radici, devono essere durissime, non risecchite, leggermente umide per essere fresche.


Patate, mi raccomando non devono essere verdi, perché le parti verdi contengono solanina che non deve essere mangiata perché tossica. Si devono presentare molto dure al tatto, senza nessuna ammaccatura, ne marciume, non devono avere occhi germinati, la pelle deve essere soda, e non grinzosa.


Cipolle, esempio quelle bianche le più acquistate: se sotto alla cuticola secca e al primo strato, se si nota una macchia scura non prendetele hanno un inizio di marciume interno; al tatto devono essere sode, lisce, ma non vischiose; l’odore deve essere di cipolla ma attenzione che non deve essere eccessivo, troppo pungente c’è il rischio che sia guasta.


Cavolfiore, (infiorescenza): osservate bene, s’è quello bianco, deve essere bello bianco, quello verde(piramidale) deve essere di un bel verde chiaro(pisello) entrambi devono essere compatti, duri, osservate dalla parte opposta del fuso, solitamente si vede se all’interno c’è qualcosa che non va, l’odore deve essere di cavolo ma lieve. Per il cavolo romano o broccolo, ha le stesse caratteristiche del precedente, bisogna stare attenti che non sia in fiore.


Quando lavate i cavoli vi consiglio di aprirli bene perché all'interno solitamente trovate insettini … molti invece li cucinano interi, e poi trovano gli insettini cotti dopo … ;)
Verza, non ha grossi problemi, perché si presenta come una palla, soda, dalle foglie ben compatte, e dall'odore caratteristico.


Pomodori, attenzione che il pomodoro verde che tutti mangiano è pieno di solanina sostanza tossica, ve lo dico, perché molti credono che faccia bene, invece non è affatto vero. Il pomodoro verde va bene per fare le marmellate, perché il calore distrugge la solanina e la trasforma.


I pomodori devono essere maturi ma non essere eccessivamente molli, perché significa che il loro grado di maturità è già oltre un certo limite, fanno presto a marcire, quindi se li volete mangiare in insalata prendete quelli sodi, completamente rossi, che fanno meglio, la pelle deve essere sana, senza ammaccature, senza grinze, solitamente il pomodoro è quasi inodore.


Melanzana, osservatela bene, sappiamo che esistono melanzane anche bianche o screziate di viola oltre a quelle viola, ma anche gialle.
Ora al supermercato va per la maggiore quelle viola.


Palpatele, ahahah … dovete toccarle per capire se sono in buono stato, sane e fresche, devono presentarsi dure, al tatto, molto dure, poi la pelle deve essere liscia, anche non lucida, mai grinzosa. Non devono avere ammaccature, di nessun tipo. Se sono morbide solitamente sono piene di semi. Se sono dure hanno pochi semi, oltretutto la polpa si presenta bianca. La forma della melanzana incide solo suo gusto, quelle lunghe solitamente sono più piccanti. Oltretutto le melanzane se le prendete fresche durano più a lungo.
Peperoni, per essere sani devono esse sodi, compatti, la pelle deve essere sana, senza ammaccature, non grinzosa, non mollicci, di un bel colore intenso, anche striato.


Rape rosse o erbette rosse, similmente alle patate, devono essere dure, senza ammaccature.


Insalate, radicchio, spinaci verdura a foglia è abbastanza facile vederlo …. Devono avere foglie sane, fresche, turgide, non devono essere bagnate, le bagnano per impedire che si disidratano con il calore degli ambienti, per mantenerle a casa con una durata superiore, vi consiglio usare una soluzione di glicerina vegetale in acqua spruzzate la verdura, si forma un film che impedisce all'acqua di allontanarsi dal frutto.


Passiamo alla frutta un po’ difficile …


La frutta che è stata raccolta matura dalla pianta è diversa da quella racconta acerba, e maturata con l’acetilene. Quella raccolta dalla pianta in fase di maturazione è molto più saporita di quella che è stata racconta acerba.


Qui si usa bene l vista, l’olfatto e il tatto


Albicocche ricordarsi bene di osservarle, quelle mature si presentano opache con una pelle vellutata, se sono lucide sono ancora indietro, meglio le albicocche che si presentano più arancione - rossicce, quelle più acerbe sono gialle. L’albicocca deve essere morbida al tatto, non eccessivamente perché altrimenti sono da marmellata, e non più da mangiare fresca, il gusto dell’albicocca da consumare fresca deve essere saporito ma conservare anche un lieve retrogusto acidulo. Cmq ognuno poi ha il suo metro anche nel gusto. Il profumo è indice se il frutto è maturo o troppo maturo.


Pesche emette molto profumo, in base a questo profumo si capisce se la pesca è matura, o eccessivamente matura, solitamente un frutto molto profumato è maturo ma se eccessivamente profumato con una punta quasi acida, significa che esso sta degenerando. Al tatto deve essere sodo, ma non duro, la pelle deve essere liscia, non grinzosa, non deve essere ammaccata.
La pesca immatura non è profumata.


Melone, si sente dal profumo dal picciolo e dal colore della buccia , il profumo deve essere buono dolce ma non deve essere eccessivamente dolce, con punta acida, il colore virante al giallo, ma non eccessivamente giallo scuro, significa che può essere guasto o in fase di eccessiva maturazione. Non deve presentare ammaccature scure, non deve essere molle in nessun punto.


Anguria o cocomero, il colore è bene che sia scuro, non ha profumo esterno, per sapere se è matura si percuote a palmo pieno, se il suono è pieno di tamburo è matura pronta per essere mangiata.


Ananas, il frutto si presenta maturo quando ha un buon profumo di ananas attenzione che quando è eccessivamente profumato può essere già molto avanti. Il colore deve essere almeno nella parte inferiore giallo se è tutto giallo brunato può essere già molto avanti e quasi guasto, non deve essere eccessivamente morbido. Alle volte si vede anche dal fatto che il ciuffo centrale delle foglie della rossetta si stacca, però non sempre.


Mele e pere, sono mature se hanno una buona consistenza e la pelle non si sfalda ne si raggrinza, le pere sono mature se sono sode, ma non eccessivamente morbide attenzione che alle volte la pera può essere guasta al suo interno. Personalmente non mangio le pere perché gli anticrittogamici che usano contengo mercurio. Nemmeno sono molto patito delle mele si deve sapere che per ottenerle così grosse, le pompano con parecchi trattamenti antiparassitari, per cui... meglio scegliere frutta più biologica anche se anche questa ha un numero più ridotto di trattamenti, ma il loro aspetto non è così invitante come quella super trattata.


Arance, mandarini, mandaranci, e limoni sono frutti che vanno scelti a seconda del loro colore, che deve essere di un bel arancione(arance,) carico con sfumature rosse, o giallo luminoso per i limoni, lo spessore della buccia, deve essere sottile, poco rugosa, e liscia, più liscia è meglio è, la sua consistenza deve essere direi compatta ma al tatto anche morbida, se è matura profuma .


I mandarini e mandaranci, invece sono profumati con profumo pungente, meglio scegliere quelli compatti e poco morbidi.


Fichi, sono sia verdi, che neri, che rossi, devono essere morbidi, ma non troppo, fate attenzione e buchi e buchetti, alle volte i fichi possono avere al loro interno larve di vespa.


I datteri secchi, pre-trattati, dovete sapere che anticamente fino a circa 60 anni fa il datteri era trattato in modo diciamo un po insolito, non velo dico se no non lo mangiate più, oggi giorno questo trattamento poco efficacia non viene più fatto e sono trattati come moderni apparecchi e conservati con ossido di zolfo.


I datteri freschi, hanno un gusto meno accentuato e sono meno dolci di quelli secchi.


Ciliege, solitamente se sono mature si vedono dal colore, molto scuro quasi nero, i duroni di Marostica sono fantastici, sia per gusto dolcissimi, che per colore, che per pezzatura solitamente sono extra grandi, al tatto devono essere sode.


Frangole, attenzione sono frutti delicati, si possono ammaccare facilmente, sono mature quando sono profumate, di un colore rosso vivo acceso, ma attenzione che possono marcire facilmente e presentare zone di muffa.


Susine o prugne, hanno colore che varia dal giallo al rosso a blu-viola, devono essere sode, per le prugne , mentre le susine possono essere anche morbide e succose.


Uva, beh solitamente è difficile non trovarne qualche acino ammaccato per cui, si può soprassedere. Le uve che vengono usate per fare i vini, sono molto più saporite e dolci di quelle da tavola, solo che gli acini sono più piccoli, ma il sapore è eccezionale.


Mirtilli devono essere compatti, non mollicci, profumati.


More e lamponi sono simili.


Kiwi, è un frutto un po particolare, ha una buccia bruna-verde(gialla) nella varietà gold, non prendeteli eccessivamente morbidi hanno un effetto molto lassativo, ma il gusto non è preservato, se invece sono un po più compatti sono più ricchi di vitamina C, rispetto a quelli molto più maturi.


Banane, frutto mangiato da tantissima gente, molto nutriente per la grande quantità di potassio e la presenza di vitamine del gruppo B. ma attenzione non se ne devono mangiare troppe perché in certi pazienti cardiopatici possono causare grossi problemi. La banana è un frutto ottimo saporito, ma non si deve prenderla se è ammaccata, sempre di un e giallo intenso se si deve mangiarla subito, ma se si deve conservare un giallo limone un po verde, a non troppo.


Papaia, non deve essere eccessivamente morbida, il frutto deve presentasi di un bel colore carico se è matura.
Di frutta esotica ve n'è tanta e per quella dovete vedere voi.


Funghi:
I funghi, attenzione per esempio champignon prendete solo quelli che si presentano sodi, compatti freschi, di un bel colore uniforme, tipo bianchi o champagne, devono avere un buon profumo.


Anche gli altri funghi seguono le stesse caratteristiche.... fate attenzione che non siano mollicci o umidi.


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Passiamo alla carne,
solitamente la gente pensa che la carne deve essere molto rossa e molto scusa per essere più buona , tutto falso, la carne per essere fresca e che non faccia troppo male deve essere più rosea possibile, il grado di freschezza, lo si vede da ciò, quando una carne inizia ad essere eccessivamente scura significa che il grado di deterioramento è già molto avanti e che è piena di tossine. Poi la carne non vece presentare in superficie quei strani gatteggiamenti metallici.


Anche i prosciutti molto scuri non sono più molto freschi ahimè la gente è stata indottrinata che gli insaccati scuri sono più digeribili, si è vero, ma perché in realtà sono stati i batteri a digerirli, e si sono accumulate nelle loro carni quantità enormi di tossine, poi ovvio gli insaccati hanno anche il trattamento di invecchiamento che tende a scurirle, ma se notate i prosciutti freschi sono molto chiari.


Formaggi se il formaggio ha un profumo eccessivo tendente al rancido non lo prendete significa che ha iniziato il suo processo di deterioramento.


Le uova sapete che per essere fresche devono stare appoggiate al fondo di un recipiente pieno di acqua., naturalmente fa fede la data di scadenza.


In linea di massima per frutta e verdura, formaggi anche carni si deve far molto uso di vista, olfatto e tatto, ma sopratutto dei primi due, quindi acuite la vista e aprite bene il naso....aspirare il profumo e cercate di capire con i ricettori se è maturo, acerbo, o guasto....


Un test per chi ha un buon fiuto, ponete dei funghi maturi a 10 mt se sentite l'odore avete un fiuto scarso, ponete funghi a 50 mt. Avete un fiuto medio, ponete funghi a 100 mt avete un buon fiuto, ma se sentite i funghi ad una distanza maggiore circa 200-300mt avete un fiuto eccezionale... se superare questa distanza non siete umani...ahahah

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Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 21:46
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mercoledì 12 marzo 2014

Torta Buonrisveglio

Torta semifreddo.
Nome : Buonrisveglio.




Ingredienti:
polenta istantanea gialla 150gr
farina di riso 50 gr
latte 400ml
yogurt 4 vasetti da 75ml (cocco)
panna da montare
vanillina
liquore di limone 1 bicchierino
limone 1 succo.
Fiocchi di riso e frumento integrale 150 gr
Biscotti friabili cerali croccanti 50gr
Burro 100gr
Mandorle 50gr
Noci 50gr
zucchero quanto piace
Gelatina per la farcitura.( o si fa con la colla di pesce) oppure mediante quella preparata o a freddo o bollita.( si aggiunga succo di arance rosse al posto dell’acqua, filtrare il succo affinché sia abbastanza limpido)
………………..
Prima parte:
Mescolare il latte 300ml con un yogurt 75ml
Farina di Polenta 150 gr
Farina di riso 50gr
Aggiungere lo zucchero quanto piace .
La vanillina
Burro 50gr
Zucchero quanto basta a seconda del gusto che si desidera.
Far cuocere fino ad ottenere una pasta morbida, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare, dopo 15 minuti aggiungere il liquore e il succo di limone, mescolare bene.


………………
Seconda parte:
Mescolare 100ml di latte e 3 vasetti di yogurt
Aggiungere la panna montata a neve e sbattere tutto con frusta elettrica
Mescolare crema e impasto polenta
Deve risultare un impasto denso, ma non troppo
Se poco zuccherato aggiungere sbattendo dello zucchero.
…………………….
Terza parte:
Fare fondo:
fiocchi frumento e riso , noci, mandorle, biscotti, tritare tutti finemente.
Far sciogliere in tegamino a fuco basso 50 gr di burro
Mescolare la farina ottenuta e il burro fuso
Si deve formare un impasto che serve come base della torta
Prendere una tortiera, imburrarla stendere il fondo preparato, massimo 1 cm di altezza. Ben compresso.
Poi versare l’impasto cremoso di polenta, alto circa 3cm
Ed infine versare la gelatina stendere bene.
Si può decorare con frutta fresca, fragole, limone a fette.
Mettere in congelatore per almeno 8 ore.
Estrarre dal congelatore almeno 1 ora prima di servire



Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 19:41
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giovedì 31 ottobre 2013

Torta Boanerges
Torta Boanerges

ingredienti:

1.miscelarele farine assieme a secco, e la frutta secca tritate, aggiungere poi le patate lessate. il concentrato di limoni, mescolare bene tutto.

100gr Farina di mais gialla o bianca 100 gr
100gr Patate lessate al forno
200gr Fecola di frumento o farina 00
100gr Noci, pistacchi, pinoli
50 gr concetrato di limoni

2.miscelare il liquore, vaniglia e limone.
1 limone intero e buccia.
liquore di radice di liquerizia/noce/cocco
vaniglia

3. sbattare lo zucchero e i tuorli.
4 tuorli
4-5 cucchiai di zucchero

4. montare a neve gli albumi.
6 albumi
sale

5. fare composto:
fondere 50gr di burro incorporarvi a freddo l'olio, mescolare bene, rendere cremoso il resto del burro a freddo, aggiungerlo e poi aggiungere un po alla volta il latte fino ad ottenere una crema densa e compatta. + zafferano. sbattere con frusta elettrica.

100 gr di burro
2 cucchiai olio extravergine oliva
1 bicchiere latte intero
bustina di zafferano(giallo)

7. amalgamare :

prima le farine con le uova e gli albumi, poi aggiungere il liquore, sbattere bene e alla fine aggiungere la crema di burro e il lievito. sbattere bene, l'impasto deve essere denso ma cremoso. se dovesse risutare troppo morbido aggiungere un po di farina.

1 bustina lievito chimico

Preiscaldate il forno a 180°C
tempo circa 30-40 minuti.
Cospargete la pentola di burro,


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Modifica alla torta Boanerges.2

Questa variante esclude le patate, ma dovete aumentare o la quantità di farina o quella di mais, vedete un po voi...

quello che è interessante è che io preparo due impasti di diversa densità simili nella composizione, ma nel secondo ci metto il cacao ed è più denso del primo, e quando verso la torta nello pentola, predispongo un gro di savoiadi, sul bordo della pentola, verso lo strato bianco, poi infilo al centro un altro giro di savoiardi per formare come un cilindro di biscotti di circa 10 cm di diametro, i biscotti non deveno esser umidi, quelli centrali, mentre quelli attorno al borso potete inumidirli con del liquore o con caffè. I savoiardi centrali piantati nella torta a formare in verticale, versate subito all'interno l'impasto cacao, fino al limite. Intorno mette il resto del bianco, rivestire di savoiardi tutta la torta in superfice a formare una raggera. e ponete anchera un po di impato deve raggiugere il margine dei savoiardi.

Infornate a 180°C.
per 40-50 mit

durante la cottura si formerà un vulcano al centro sale molto , quando pronta tirate la fuori provate con stecchetto di legno se è cotta bene.
e scospargete la cima del vulcano con zuccehero a velo.

Buona magnata...

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Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 16:41
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sabato 26 ottobre 2013

Insalata Free

E' molto semplice da fare, ma molto gustosa.

L'insalata free, è costituita da verdura e frutta e una salsa verde di condimento.

iniziamo a fare la salsa:

pistacchio 200 gr
noci 30 gr
pinoli 100gr
zenzero 1 pezzo radice di 2cm.
basilico fresco pestato5 foglie
aglio 1 po di polvere.
patata lessata.1
2 tuorli d'uovo.
panna per cucina 350gr.
olio, zucchero, sale,

...triturare bene la frutta secca, lo zenzero, il basilco, un po di aglio, patata schiacciata, sbattere a parte le uova e l'olio, miscelare bene, poi alla fine aggiungere panna, un po di zucchero e un po di sale. amalgamare bene tutto, .

verdura:
carote a fettine sottili o grattuggiate
peperoni a fettine
pomodori sodi a spicchi.

limone quanto basta.

frutta:
mele a fettine sottili o grattuggiate
arancie rosse, a fette sottili
Banane a rondelle
spruzzare tutto, con po di limone perchè non si annerisca

porre su un piatto la frutta e la verdura come volete, anche mescolate assieme e porre tra le due un bel po di salsa.

Buon appetito.





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Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 18:23
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venerdì 18 ottobre 2013

Krapfen di polenta.



Krapfen di polenta.

Questa è una mia creazione…. Tutti noi conosciamo i gustosi krapfen sia quelli con patate, che quelli senza, ma nessuno ha mai provato di farli con la polenta….ecco oggi avete anche questo nuovo tipo di Krapfen molto delicato e gustoso.

Un consiglio per i pasticceri, se volete vendere di più dolci, dovente diminuire il contenuto in zuccheri, così facendo , il corpo umano in poche fette non raggiungerà la saturazione di zuccheri, permettendo un consumo maggiore di pasticcini…quindi più guadagno… li potete chiamare pasticcini lite.

Ingredienti:

400 g di farina 00

150 g di zucchero di canna.

300 g di polenta di mais giallo cotta( dovete fare la polenta ma più densa del normale, usando al posto dell’acqua latte) lasciate raffreddare prima di usarla, poco sale.

50 gr di pinoli e mandorle dolci finemente tritate.

1 bustina di zafferano aumenta il colore giallo.(se qualcuno vuole qualcosa di originale può usare un colorante alimentare rosso)

40 g di lievito di birra

1/2 bicchiere di latte

2 uova intere + 1 tuorlo

1 bustina di vanillina

60 g di burro

Olio di palma o di cocco per friggere.

Intiepidente il latte, unite il lievito e lasciate che si sciolga, aggiungete 50 g di farina, 1 cucchiaino di zucchero e, se l’impasto dovesse risultare troppo denso, ancora un po’ di latte, lasciate fermentare.

Aggiungete poi il resto della farina e la polenta(non calda), unitevi anche i 50 gr di frutta secca macinata, lo zafferano, la bustina di vaniglia, 50gr di zucchero , amalgamate molto bene. Lasciate lievitare finche non raddoppi. In luogo caldo, ma non troppo. Coprite con panno.

A parte separate gli albumi e li sbattete a neve con frusta, anche i tuorli li sbattete amalgamandoli con lo zucchero e il burro, per ottenere un crema morbida aggiungerete poi gli albumi montati a neve, a tutto il composto dovete ottenere un impasto malleabile, non appiccicoso, come la pasta per la pizza. Amalgamate ancora molto bene, fate delle piccole palline non più di 3cm di diametro, lasciate lievitare finche non raddoppino.

Poi versate l’olio su un alta e ampia pentola, portatelo a temperatura giusta. Ed tuffatevi dentro i Krapfen.

Per rendere ancora più gustosi i vostri dolci spolverizzateli di zucchero a velo. Buon appetito a tutti!

Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 19:48
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mercoledì 16 ottobre 2013

LIQUORE DI SPEZIE


LIQUORE DI SPEZIE

Questo liquore lo preparo solo io ed è una mia invenzione è molto molto gustoso.

Alcool puro o spirito. 1 litro
burro 150gr
Miele puro quantità secondo gusto.

Tritare tutto finemente o mettere tutto in polvere.

NOCE MOSCATA 1seme
CANNELLA 1 bacchetta
VANIGLIA 1 bacello
PEPE NERO 10 grani
PEPERONCINO piccante piccolo 1 intero
LIQUERIZIA 3 pezzetti di radice di 10cm(non macinare)
CHIODI DI GARAFANO 3
GINEPRO 12 grani
CAFFE IN GRANI tostato 50gr
CURCUMA polvere 10gr
CAMOMILLA romana 5gr
ANICE STELLATO 2 semi
ROSMARINO 1/2 gr polvere
ZAFFERANO 3 bustine
ZENZERO radice tritato fresca 100gr.
ELICRISO polvere 10gr
EQUISETO polvere 10gr
LIMONE scorza di 3 limoni interi.(non macinare)
ALLORO 10 Foglie vecchie dell'anno prima.
AGNOCASTO 3gr polvere
TIMO 1 gr polvere

lasciare macerare al sole 7 giorni
e poi lasciare macerare all'ombra per 5 mesi.
ogni mese aprire il contenitore mescolare bene e controllare lo stato del composto
al termine filtrare il composto, spremerle bene con un filtro fino.
metterlo in bottiglia e lasciarlo riposare altri 3 mesi prima di servirlo.
Più invecchia e più è buono.
Non esagerare con il consumo, il prodotto è molto forte e i principi attivi sono concentrati.
Non più di un bicchierino al giorno.
Attenzione non adatto alla donne che vogliono avere bambini....alcune spezie come lo zenzero sono abortive.





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Pubblicato da Yhwhnn Boanerges a 18:25
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Involtini di Pane

Involtini di Pane

Prendete del pane per tramezzini.
Tagliatelo instrisce larghe di massimo 3 cm.
Potete usare qualsiasi cosa, che possa essere tagliata a fette, tipo salumi, carne, verdure, formaggi.
fate una fetta sottile di pancetta, o altro insaccato.
altra fetta di vegetale, tipo una foglia di spinacio o fogliette di rucola.
mettete sopra una fetta di formaggio, quello che vi piace.
poi arrotolate stretto, ma che non si rompa il pane, terminato bloccate il rotolino con con degli stuzzicadenti.
Fate friggere in olio, burro, strutto, oppure cuocete in altro modo, si può anche impanare con uvo e pangrattato e friggere.

buon appetito.