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sabato 21 marzo 2015

Le parole escono da me?

Le parole escono da me?

Più di qualcuno si è chiesto quanto io ragioni dietro a questi discorsi … quanto interpreto, in modo umano o no …. Questo mio modo di scrivere è sempre così, che scriva di fede o di scienza non cambia nulla è fatto per celare; non parlo così perché sto riflettendo e ragionando con la mia mente,  tra me e me, no, no!, (ora lo faccio, per cercar di spiegarmi) Quando io scrivo, lo faccio di getto, spesso anche quando rispondo ai miei interlocutori su Face-book, o in chat.. senza pensare ne ragionare quello che devo scrivere, perché le parole mi escono da sole, non so se mi sono spiegato …  

Poi non parliamo quando leggo testi di natura sacra , qualsiasi testo pongo innanzi ai miei occhi, appena lo l’ho letto, non faccio neppure a tempo di iniziare a scrivere che ho già la risposta pronta, compreso il contento di altri passi o del vangelo o della Bibbia, senza il riferimento numerico, solo nel concetto che è quello che conta e la scrivo istantaneamente, in sostanza io non ragiono mai, con la mia testa, quando parlo con le persone è la stesa cosa, le parole escono dalla mia bocca così velocemente che fatico a tenerle in bocca, come se ci fosse qualcuno che parla per me, infatti, se voglio essere spiritoso faccio fatica ad esserlo e devo pensare cosa dire, mentre se parlo di fede e anche di scienza è tutto istantaneo, quasi non me né rendessi conto e addirittura, se nel parlare con le persone pubblicamente ogni tanto accade, non molto speso, mi entusiasmo nel discutere Dio, nemmeno so cosa realmente dico, tanto che spesso coloro che mi ascoltano rimangono basiti e io guardando le loro faccio capisco di aver detto qualcosa che nemmeno so cosa sia e sono costretto a chiede cosa ho detto, facendo anche una figura non tanto simpatica,  perché non ricordo nulla, così accade quando scrivo. 

Questo l’ho scritto per farvi capire , come avvengono queste “interpretazioni” dei testi sacri, che non sono interpretazioni, io le chiamo così, per non sembra un marziano! Com'è stato per il teasto dell'apocalisse che in soli 5 giorni l'ho scritta e anche ho creato le immagini e tutto il resto, poi due per correggere... Qualcuno mi ha chiesto dove attingo questa sapienza, lo vorrei sapere pure io , è sempre stato così fin da bambino… Lascio a voi ogni pensiero in merito, so che ci saranno persone maligne che vogliono veder il male dove non c’è, ma questo è connaturato con l’essere umano e la sua grande invidia!

L’importante non è il giudizio dell’uomo, ma quello che Dio pensa di me, il resto si perde in mille rivoli di parole, l’opinione dell’uomo rispetto all’opinione di Dio, è poca cosa, anzi è niente, per cui più di tanto, non mene preoccupo, ma per volere di altri, ho lasciato questo pensiero …


Ho voluto fare questa pressa che avrei dovuto fare prima, perché più di qualcuno ha mosso contro di me ipotesi strampalate, senza sapere e senza conoscere chi ha innanzi, è facile giudicare quando non si conosce la persona, è facile giudicare un fantasma, perché a tutti gli effetti è come  se lo fossi, forse solo quando non ci sarò più, qualcuno svelerà chi sono, ma allora cosa serve, non avreste più a chi rivolgere i vostri interrogativi, rimarranno solo questi scritti e forse  il ricordo di chi mi ha conosciuto. 

Quello che conta è quello che si lascia di buono dietro di noi, il resto svanisce come polvere al vento.
Come l’Onnipotente diceva bene, polvere sei e polvere tornerai, siamo polvere, atomi , quello che rimane è l’anima che è eterna, si spera solo che Dio abbia avuto pietà di  noi, delle nostre misere vite …

Inoltre devo specificare una cosa, io non pongo le domande se non conosco già le risposte... questo significa che gran parte delle domande che le persone mi  fanno, so le risposte, nel momento in cui le fanno, senza bisogno generalmente di aver alcuna consultazione, come faccio bisognrebbe capirlo, visto che non sono laureato, e quindi non ho una formazione universitaria, ma al tempo stesso, da come parlo specie quando mi trovo in presenza di soggetti laureati e non solo, appaio uno di loro e nessuno se ne accorge.

Qualcuno mi ha chiesto da chi viene questa sapienza?  certamente non è di mia proprietà, non sono io l'autore di tanta sapienza. Pur comprendendo perfettamente ogni cosa mi viene trasmessa. 
MI è stato chiesto come avviene tale trasmissione? Per la verità, nella stra grande maggioranza dei casi, non me ne rendo conto, una parte invece io chiedo, non solo nella preghiera di dare una risposta, questo avviene solo e solamente se per caso non ottengo una risposta che reputo soddisfacente,  che cerco sempre di dare il meglio a chiunque.. Ma solitamente non ho probolemi.. a livello tecnico- scientifico preferisco non dire nulla anche se so che Dio ci ha fornito di cervello capace di fare delle cose, ma qui mi ferno, preferisco non fornire a nessuno conoscenza in più..

Qualòcuno mi ha chiesto come faccio a sapere se quello che dico è opera di Dio o di satana, giusta domanda! La risposta è molto semplice, basta leggere quello che vi è scritto, oltretutto ho sempre presente in me continuamente alcune regole fontamentali, che se rimango in quelle, le mie risposte sono sempre rivolte per una estrema logicità e perfezione, come Dio stesso mi spige ad essere... lo scritto che parla della perfezione dello Spirito Santo, e pone 5 regole d'oro per capire se un testo è o non è autentico, basta riferisi a quello che si capisce benissimo se i mie scritti sono opera di Dio o no! 

La cosa interessante è che non sono amante delle letteratura anzi, fin da piccolo, non ho mai apprezzato la lettura di soggetti di vario tipo, come filosofi, teologi, autori di romanzi ecc, gli unici testi che apprezzo sono di natura scientifica, qualcuno rimmarrà perplesso, ma è la verità.. per cui il mio vocabilario di parole è limitato a parole prettamente scientifiche ed invece no, quando faccio le intepretazioni di testi altrui, devo dir la verità che senza nessuna cognizione di causa conosco tutte le parole che trovo in esi, anche temini mai sentiti prima, mi sono sempre chiesto come facessi, non lo so... 


Qualcuno mi ha chiesto quale sia il mio Q.i.   cosa per altro  di nessuna importanza, sono una persona che per certe "materie" potrei avere un q.i altissimo mentre per altre bassisimo(perchè non trovo stimolo in esse)... per cui diventerebbe molto difficile stabilirlo, oltretutto, non sono tipo che ama assecondare qualsiasi psichiatra, nella definizione di un q.i per cui mi oppongo di netto a questo metodo diagnostico secondo me neppure valido , infatti non collaborerei... anzi farei il contrario..